È boom di furti di agnelli (ma anche galline e mozzarelle) un po’ in tutta Italia, da Nord a Sud, probabilmente a causa dello svuotamento delle campagne dovuto al lockdown.
Evidentemente mancando un presidio costante sul territorio agricolo, i malintenzionati possono agire indisturbati e trafugare armenti o prodotti agroalimentari più facilmente. È la fotografia scattata da un monitoraggio della Coldiretti in riferimento all’operazione che a Foggia ha portato a pochi giorni dalla Pasqua all’arresto di cittadini senza fissa dimora per il furto di una pecora e di materiale agricolo.
Episodi che si stanno registrando in tutta Italia, dalla Lombardia dove a Mandello del Lario (in provincia di Lecco) si è verificato un furto di galline e uova attraverso un buco nella rete fino al Casertano in Campania dove sono stati spariti agnelli e mozzarelle.
Non si tratta però sempre di semplici “ladri di polli” – fa sapere Coldiretti – poiché spesso si assiste a veri e propri raid capaci di mettere in ginocchio un’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole.
“Gli agricoltori – sottolinea la Coldiretti – sono vittime di ogni genere di furti, dagli animali ai prodotti agricoli, dalle attrezzature ai macchinari, come gli ultimi blitz notturni delle bande criminali che si sono verificati nella terra del Primitivo in Puglia per saccheggiare le campagne, portando via barbatelle del prestigioso vitigno e pali per spalliere. Un fenomeno che aggrava la situazione di crisi in cui si trova il settore agricolo e a seguito dell’emergenza coronavirus che un calo delle attività che ha interessato il 37% aziende agricole secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’”.