Afghanistan, i talebani offrono grano in cambio di manodopera

Il governo dei talebani ha cominciato a offrire grano in cambio di manodopera per combattere la crisi alimentare in Afghanistan.

Afghanistan, i talebani offrono grano in cambio di manodopera

L’Afghanistan è attanagliato da una crisi alimentare che, con la stagione invernale alle porte, assume connotati ancora più mostruosi; e il governo dei talebani, per tentare di combattere l’incombere di questa minaccia, ha cominciato a offrire del grano in cambio di manodopera.

Una crisi, quella afghana, che deriva dalla tragica concordanza di diversi fattori. Come spiega il ministro dell’agricoltura ad interim Abdul Rahman Rashed, infatti, povertà e fame sono legate in primis alla scarsità d’acqua e alla siccità, allo stop degli aiuti internazionali, al congelamento del capitale e del denaro nelle banche internazionali e, infine, protagonista in negativo da due anni a questa parte, l’imperversare della pandemia da coronavirus. Una situazione disperata, che potrebbe significare un balzo all’indietro di generazioni per quanto riguarda il progresso economico del Paese.

Le stime redatte dal Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite contribuiscono a formare un quadro davvero desolante: a partire da giugno 2022 il PIL diminuirà tra il 3,6% e il 13,2%, mentre la percentuale degli afghani costretti a vivere con meno di un dollaro al giorno salirà al 97%. Al momento, i Paesi adiacenti come Pakistan, Kazakistan e Bahrain tentano di aiutare inviando cibo e medicine, ma la Croce Rossa sottolinea come sarà necessaria con una collaborazione della comunità internazionale con l’Emirato islamico per sventare la crisi umanitaria.