L’Agcom tiene sottocchio ancora una volta la trasmissione del giornalista romano Adriano Panzironi dedicata al Coronavirus e dal titolo “Quello che non vi hanno detto sul Covid-2”. L’Autorità ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti del programma il quale potrà portare fino alla sospensione per 6 mesi dell’autorizzazione a trasmettere (nei casi più gravi la legge consente la revoca dell’autorizzazione).
Questo provvedimento è stato stabilito alla luce di un nuovo monitoraggio dell’Agcom che, ieri, ha esaminato le registrazioni dell’intera giornata di programmazione di “Life 120 Channel”. L’obiettivo era verificare se il palinsesto “fosse conforme alle norme che presiedono alla tutela della salute e della sicurezza degli ascoltatori, anche in relazione all’emergenza del Co-vid 19”.
Panzironi, durante la puntata, ha commentato quello che stiamo vivendo, riconducendo il Coronavirus “alla dieta mediterranea, ricca di carboidrati”, e ha illustrato le caratteristiche e gli effetti benefici del metodo Life 120 ideato da lui stesso e descritto nel libro “Vivere 120 anni, la verità che nessuno vuole raccontarti”. Il metodo è basato – “oltre che sull’adozione di un regime alimentare privo di carboidrati – anche sull’assunzione di integratori specifici promossi in comunicazioni commerciali che, sistematicamente, interrompono la programmazione dell’emittente”.
Scrive ancora l’Autorità: “Nella programmazione visionata questo 17 marzo 2020 (…) sono riscontrabili affermazioni del seguente tenore: lo stile di vita Life 120… alimentazione low carb… attività fisica adeguata… un’integrazione certamente consapevole… può fare molto contro questo virus”. Nel programma, “le indicazioni standard per la prevenzione diffuse dalle autorità sanitaria (lavaggio frequente delle mani, distanza di sicurezza da altri soggetti, lontananza da luoghi affollati) sono presentate come misure connotate da arretratezza in quanto si asserisce che le quarantene erano impiegate fin dal Medioevo”.
E ancora: “La rubrica viene interrotta da una comunicazione commerciale che richiama in forma letterale e pedissequa concetti e formulazioni proferiti nella rubrica in relazione al Coronavirus (a titolo esemplificativo: integrazione consapevole; eliminazione dei radicali liberi)”. Si tratta di un messaggio, dunque, che può essere inteso “dal telespettatore medio come suggestivo di una ricostruzione scientifica alternativa rispetto alla comunicazione ufficiale delle autorità sanitarie, come testimoniato dalla sovrimpressione fissa sulla parte superiore dello schermo ‘Quello che non ti hanno detto sul coronavirus’.
Fonte: La Repubblica