Sedetevi prima di leggere questa notizia: Adriano Panzironi arriva al cinema con il docufilm “L’uomo che volle vivere 120 anni”. Diretto da Dado Martino, prodotto da Format e distribuito da Zenit Distribution (insomma, boh), il documentario che narrerà della vita e delle gesta di Adriano Panzironi sarà nelle sale cinematografiche l’8 e il 9 ottobre.
Che in questo periodo i docufilm vadano per la maggiore, è un dato di fatto. Che al varco ci attendesse un docufilm su Adriano Panzironi, però, non ce lo si aspettava, benché la novità cinematografica spieghi la presenza fissa del non-medico-nè-nutrizionista a Live – Non è la D’Urso: una valanga di visibilità torna comoda, anche se costa parecchi sfottò pubblici.
Apprendiamo così che il docufilm ci racconterà cosa si nasconde dietro la vita, il pensiero e le ricerche di Panzironi (e del gemello Roberto), autore del libro Vivere fino a 120 anni (è lui stesso, dalla D’Urso, a precisare che non ha mai promesso a nessuno di farlo campare fino a 120 anni, si tratta solamente di un titolo provocatorio. Ringraziamo per la precisazione).
Dado Martino, regista di I wanna be the testimonial (2015), 8 minuti (2018) e Carta (2019) ha deciso di approcciare in maniera particolare questo docufilm, sperimentando in prima persona il percorso ideato da Panzironi (meno male che Romero con i suoi film non ha fatto altrettanto, sarebbe stato problematico per i sequel).
Scelta coraggiosa, visto che Martino parte da posizioni vegane e decide di avvicinarsi al regime alimentare di Panzironi, noto e famigerato, tra le altre cose, perché mette pressoché al bando i carboidrati a favore delle proteine animali.