Giusto un paio di giorni fa al Midland Hotel di Manchester è stata presentata la guida Michelin 2024 per il Regno Unito, e tra le nuove insegne stellate una è stata salutata con particolare entusiasmo: parliamo di Chishuru, ristorante che propone la sua moderna versione della cucina dell’Africa occidentale, frutto della visione di Adejoké “Joké” Bakare, che con l’attribuzione del suo primo “macaron” diventa la prima chef donna e di colore in UK a ricevere l’ambito riconoscimento.
Chi è Adejoké “Joké” Bakare
Originaria della Nigeria dove ha scoperto la sua passione cucinando per la famiglia, Bakaré si trasferisce in Inghilterra circa vent’anni fa per studiare biologia, ma ha presto realizzato che la sua strada era altrove, e da quando la prima versione pop-up di Chishuru ha aperto i battenti grazie alla vittoria in un concorso culinario, i riconoscimenti di critica e pubblico non sono mai mancati. È stato probabilmente Jay Rainer, critico dell’Observer noto per le opinioni salaci, ad averla lanciata nella rutilante scena gastronomica londinese, seguito da TimeOut che ha nominato il suo locale “London’s Best Restaurant” nell’aprile 2022. Nonostante qualche difficoltà riscontrata col cercare una nuova sede definitiva – “molti proprietari di immobili non avevano l’apertura mentale necessaria per immaginare un ristorante africano nelle loro proprietà” racconta la chef nigeriana- Chishuru trova la sua nuova casa nel centro della capitale inglese a settembre 2023, poco lontano da Akoko, altro stellato di cucina africana: segno che non si tratta certo di una moda passeggera ma di un’influenza culinaria di cui tenere conto.
Com’è il ristorante Chishuru
La parola Chishuru è intraducibile ma indica, nella lingua afro-occidentale Hausa, “il silenzio che scende sulla tavola nel momento in cui arriva il cibo” e “vuole indicare l’amore e la passione per il cibo e gli ingredienti che è essenziale per il mio modo di essere uno chef”, così racconta la chef a CNN Travel. Passioni che Adejoké declina nei suoi due menù degustazione a 40 sterline per il pranzo e 75 per la sera, in composizioni che uniscono preparazioni tipicamente inglesi ed europee come faraone e quaglie ripiene, accompagnandole a ricette dell’Africa occidentale come l’Ekuru e il Moi-Moi. Secondo gli stessi ispettori Michelin “il suo stile è unico e il suo ristorante riflette la sua personalità e la sua cucina: divertente, generosa e piena di vita”.