Come riporta Il Fatto Alimentare il Giurì dell’Autodisciplina ha censurato l’acqua Uliveto per pubblicità occulta. La sentenza è arrivata quest’oggi a seguito di una denuncia su un filmato andato in onda il 24 marzo scorso nel programma di Roberta Capua “Belli dentro belli fuori”.
Nel corso della puntata la Capua aveva lanciato un filmato che focalizzava l’attenzione sull’ importanza di assumere acqua durante i pasti per favorire la digestione.
Nel filmato si vedono persone che consumano acqua Uliveto, con una voce fuori campo che dice: “Un’acqua ricca di minerali, come il bicarbonato, il calcio ed il magnesio, può aiutare a ridurre il pH gastrico. Questo vuol dire che si diminuisce il tempo di permanenza del cibo nello stomaco e di conseguenza l’effetto dell’acidità”.
Il filmato lanciato come servizio di approfondimento all’interno del programma è chiaramente un esempio di pubblicità occulta, ovvero un tipo di pubblicità indiretta che appare senza essere segnalata come tale.
Infatti nel programma “Belli dentro, belli fuori” hanno sapientemente mascherato la pubblicità all’acqua Uliveto presentando il filmato come servizio giornalistico, tale azione va in contrasto però con l’art.7 del codice di autodisciplina pubblicitaria.
Pertanto, il giurì nel censurare il programma ha precisato che “Tutte le caratteristiche di quello che viene proposto formalmente come servizio di approfondimento scientifico e salutistico sono finalizzate a un fine promozionale, in cui il prodotto …. viene suggestivamente suggerito al pubblico come l’acqua da assumere per avere benefici dal suo consumo durante i pasti”.
Questa è la quinta censura che colleziona l’acqua Uliveto nel giro di pochi mesi, tanto che a noi viene da chiederci: “Belli dentro, belli fuori ma costa tanto anche essere trasparenti con i propri consumatori”?
[fonte: Il fatto alimentare]