Trovate che l’acqua del vostro rubinetto abbia un sapore metallico, magari un po’ calcareo? O più semplicemente ha un gusto diverso dal solito che, nonostante le vostre migliori intenzioni, proprio non vi fa stare tranquilli? Beh, se questo è il caso allora fate parte del 28,5% delle famiglie italiane che, secondo le rilevazioni di Istat, non si fida di bere l’acqua di rubinetto.
Lo studio, pubblicato in vita della Giornata mondiale dell’acqua, sottolinea come il dato abbia mantenuto una certa stabilità rispetto al 2020, seppur abbia subito un calo piuttosto notevole negli ultimi due decenni (il valore registrato nel 2002, infatti, era 40,1%). Vanno fatte, però, un paio di precisazioni: il valore si abbassa sensibilmente nelle aree del nord est (16,8%) per poi impennarsi alle stelle nelle isole (57,2%); mentre a livello regionale le percentuali più alte si riscontrano in Sicilia (59,9%), Sardegna (49,5%) e Calabria (38,2%), e le più basse nelle Province autonome di Bolzano-Bozen (0,8%) e Trento (2,4%). Si segnalano anche le quote di Valle d’Aosta (8,6%) e Friuli-Venezia Giulia (11,6%), parecchio inferiori alla media nazionale.