A dirlo non siamo noi, ma uno studio realizzato per conto di waterfilterguru.com (trovate qui il report completo): le borracce e le bottiglie di acqua riutilizzabili conterrebbero più batteri del wc. Il che non ci stupisce certo, considerando la frequenza di lavaggio a cui vediamo (o non vediamo) sottoporre queste borracce. Secondo lo studio in questione, le bottiglie riutilizzabili possono ospitare 40mila volte più batteri rispetto alla tavoletta del water.
Perché le bottiglie d’acqua riutilizzabili contengono tanti batteri?
Fondamentalmente perché non le laviamo e igienizziamo bene, con la giusta frequenza. Lo studio è arrivato a descrivere queste borracce come delle vere e proprie “capsule di Petri portatili”. Per i non addetti ai lavori: le capsule di Petri sono quei recipienti piatti, di solito tondeggianti, in cui vengono inseriti i terreni di coltura per fare crescere i batteri.
I ricercatori hanno effettuato prelievi su diverse parti di queste bottiglie, fra cui il beccuccio, la cannuccia e l’eventuale coperchio a pressione. Qui sono saltati fuori due tipi diversi di batteri: i batteri Gram-negativi e i bacilli. I primi possono provocare infezioni resistenti agli antibiotici, mentre alcuni tipi dei secondi possono causare disturbi gastroenterici.
Ma i ricercatori si sono spinti oltre: hanno voluto stabilire quanto fossero pulite queste bottiglie rispetto ad altri oggetti di uso domestico. E il risultato è stato deludente: contengono il doppio dei batteri rispetto al lavello della cucina, il quadruplo dei batteri rispetto al mouse del computer e 14 volte più batteri rispetto alla ciotola dell’acqua del cane o gatto.
Andrew Edwards, microbiologo molecolare presso l’Imperial College di Londra, non si è stupito più di tanto del fatto che queste borracce di uso comune siano così tanto apprezzate dai batteri: la bocca umana, in fin dei conti, ospita parecchi batteri, di tipi anche diversi fra di loro.
Secondo Simon Clark, microbiologo presso l’Università di Reading, nonostante il fatto che le bottiglie possano essere un terreno di crescita fertile per i batteri, non è detto che questo costituisca un pericolo per la salute umana. Clark ha spiegato di non aver mai sentito di qualcuno che si è ammalato a causa di una bottiglia d’acqua (forse perché, anche se capitasse, sarebbe difficile per i medici correlare l’eventuale malattia con la bottiglia in questione? Non mi risulta che in tutti i casi di infezione o intossicazioni alimentari si attivi una squadra di ricercatori in stile Dr. House con tamponi ed esami su ogni oggetto potenzialmente infetto del malato).
Secondo Clark, comunque, è verosimile che le bottiglie d’acqua siano contaminate dai batteri che già sono presenti nella bocca delle persone.
Lo studio ha anche sottolineato come le bottiglie con tappi a pressione siano quelle più pulite fra tutte, con un decimo dei batteri rispetto a quelle con tappo a vite o con coperchio con cannuccia.
Cosa fare? Beh, semplice: volete essere green e tutto il resto? Molto bene, proteggete l’ambiente, ma anche la vostra salute. Lavate bene queste benedette borracce, tutti i giorni per quanto riguarda le pulizie di routine e disinfettandole almeno una volta a settimana. E ovviamente va lavata ogni volta che si cambia liquido con la quale si riempie.