Non solo il Prosciutto di Parma: ecco che l’UE ha approvato anche le modifiche al disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico Modena chieste dal Consorzio di Tutela e dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Fra le tante novità in arrivo c’è un abbassamento dell’acidità, un aumento della densità e anche la possibilità di imbottigliarlo in una più diversificata gamma di bottiglie, inclusa quella piccola da 100 ml.
Cosa cambia con il nuovo disciplinare dell’Aceto Balsamico Modena?
La modifica di un disciplinare di produzione di un prodotto Dop non è una cosa facile. Ci va tempo. Lo sa bene l’Aceto Balsamico Modena che ha iniziato la richiesta nel 2015, ma che solo adesso ha visto accogliere le sue richieste da parte dell’Unione Europea.
Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena, ha parlato di un iter “lungo e travagliato”. Tuttavia finalmente si è arrivati alla fine del percorso e ora le novità richieste possono essere ufficialmente messe in pratica.
Le modifiche al disciplinare di produzione interessano fondamentalmente tre ambiti:
- Nuovi parametri qualitativi: questi nuovi parametri vanno ad applicarsi all’Aceto Balsamico di Modena Invecchiato. In pratica verrà aumentata la densità minima prevista e verrà contemporaneamente abbassata l’acidità. Inoltre, accanto alla dicitura “Invecchiato”, sarà possibile inserire un’indicazione per sottolineare il periodo minimo di invecchiamento di tre anni. In questo modo andrà a valorizzarsi il segmento dell’Invecchiato
- Nuovi contenitori: sarà possibile imbottigliare l’Aceto Balsamico Modena in una più ampia gamma di bottiglie e contenitori. In questo modo troveranno spazio anche le bottiglie più piccole, fino ad arrivare a quella mini da 100 ml
- Migliorato il sistema di controllo della filiera: il nuovo disciplinare si concentra, infine, sul miglioramento del sistema di controllo dell’intera filiera, in modo da fornire maggiori garanzie al consumatore finale. All’atto pratico, è stata aumentata la platea dei soggetti della filiera che verranno sottoposti ai controlli da parte dell’ente di certificazione. Fra di essi figurano adesso anche i produttori di vino. Inoltre, ai controlli già effettuati, sono state aggiunte anche le analisi isotopiche in modo da verificare con maggior precisione l’autenticità delle materie prime
Adesso che la richiesta di modifica del disciplinare è passata, bisognerà attendere che il decreto ministeriale venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della repubblica Italiana, cosa che dovrebbe essere fatta nell’arco delle prossime settimane. Successivamente bisognerà modificare il Piano di Controllo: solo allora le nuove modifiche al disciplinare potranno entrare in vigore e diventare effettivamente operative al 100%.