Aceto balsamico, la produzione del 2020 è calata del 5,5%

Nonostante la produzione del 2020 di aceto balsamico sia in calo, il comparto è in perfetta salute e vanta un ottimo saldo di export.

Aceto balsamico, la produzione del 2020 è calata del 5,5%

La produzione dell’aceto balsamico nel 2020 è in calo, vero (del 5,5%, per essere precisi), ma bisogna sottolineare che si arriva da un 2019 caratterizzato da una crescita piuttosto inusuale: i volumi del 2020 sono di fatto paragonabili a quelli degli anni precedenti, e possono vantare un valore complessivo di 368 milioni di euro, pari al 5% del comparto Cibo DOP IGP. A calare sono soprattutto le produzioni DOP, cioè Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia, che registrano rispettivamente un calo del 28 e del 22,1%; mentre l’Aceto Balsamico di Modena IGP (che ha di gran lunga la produzione più massiccia) cala del 5,1%.

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È quanto emerge dall’ultimo rapporto redatto da Ismea-Qualivita sulla Dop Economy, che fornisce anche altri dati piuttosto interessanti che ci aiutano a inquadrare al meglio la performance del settore in questione. Le esportazioni, ad esempio, valgono 843 milioni di euro e sono equivalenti a poco più di un quinto (il 22%) delle esportazioni complessive di Cibo DOP IGP. Il settore è composto da 672 operatori ed è declinato, come accennato in apertura, in tre denominazioni, territorialmente limitate alle province di Modena e Reggio nell’Emilia: Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP.