L’Aceto Balsamico di Modena Igp ha dato buona prova di sé, raggiungendo quota 1 miliardo di euro di valore al consumo. Ma non solo: grazie al Decreto Ministeriale 322481 del 20 luglio 2022, ecco che l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha deciso di rinnovare l’autorizzazione a Csqa per eseguire i controlli per questa Igp.
L’Aceto Balsamico di Modena Igp si piazza al quinto posto della classifica dei prodotti italiani agroalimentari Dop/Igp per valore alla produzione. Questa eccellenza Made in Italy contribuisce al relativo paniere con 100 milioni di litri certificati, in grado di generare 400 milioni di euro al valore alla produzione che diventano 1 miliardo di euro al valore al consumo. E questo grazie anche all’export che arriva al 92% del totale.
In aggiunta, il prodotto invecchiato è apprezzato sempre di più: dal 2014 è in crescita esponenziale, arrivando nel 2021 a una produzione che supera i 5,2 milioni di litri (con una crescita del +33%) rispetto al 2020.
Ferme restando l’autonomia e l’indipendenza che caratterizzano l’Organismo di Controllo e il Consorzio di tutela (a proposito: chissà come era finita la diffida del Codacons?), ecco che comunque la collaborazione fra i due enti ha permesso di realizzare progetti come il Passaporto Digitale dell’Aceto Balsamico di Modena.