Ancora polemiche sul nuovo punto vendita McDonald’s aperto a vicino al Vaticano qualche settimana fa.
Nonostante il parere contrario dei prelati, preoccupati per il decoro urbano di una delle piazze più caratteristiche affacciate sul colonnato di San Pietro, e anche per una scelta poco compatibile con le tradizioni culinarie della ristorazione romana, l’Apsa, Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica, ha concesso i locali (538 metri quadrati) alla multinazionale, in cambio di un fitto mensile di 30mila euro.
McDonald’s tuttavia, trovandosi accanto a un luogo sacro, e visto il diffuso malumore non solo da parte dei prelati, ha tentato la via della redenzione estrema: distribuire cheeseburger ai numerosi senzatetto che sostano nelle vicinanze, per aiutarli ad affrontare un inverno rigido e difficile.
L’accordo, sollecitato dall’associazione di volontariato Medicina Solidale e concordato con la Caritas, prevedeva per i prossimi 6 mesi la distribuzione di 100 pasti gratis ogni lunedì a chi ne avesse fatto richiesta, composti da un doppio cheeseburger, acqua e una mela, oltre all’uso della toilette del ristorante.
Ma un gruppo di residenti del rione Borgo Pio, dove si trova il nuovo punto vendita, ha protestato perché, a loro dire, McDonald’s stava sfruttando i senzatetto rendendoli testimonial inconsapevoli del proprio marchio.
Il comitato di cittadini ha aggiunto che si tratta di una “cinica transazione commerciale che impiega i senzatetto per i propri scopi”, e ha rivolto a McDonald’s una domanda: perché non rendere sempre disponibili i pasti gratis, visto che 100 cheeseburger a settimana sono una goccia nel mare per un colosso da oltre 36mila ristoranti come McDonald’s?
La multinazionale del fast food non ha ancora commentato la vicenda.
[Crediti | Link: Corriere Roma, The Guardian, Dissapore]