Immaginiamo che il concetto di un “supermercato senza casse” possa apparire relativamente alieno: vogliamo dire, come funziona? Si entra, si sceglie quello che si vuole dagli scaffali e si esce con quanto acquistato al sicuro nella borsa o nello zaino di turno? Beh, più o meno sì. Il primo autonomus store italiano apre nel pieno centro storico di Verona (via Stella 8), figlio di un progetto nato dalla collaborazione tra Dao (cooperativa associata a Conad per le province di Trento, Bolzano, Verona, Vicenza e Belluno) e Retail Hub, che impiega una tecnologia messa a punto dalla start up portoghese Sensei.
In altre parole, sì: il supermercato senza casse di Verona è esattamente quello che vi suggerisce il nome – un punto vendita fisico dove i clienti possono entrare, scegliere i prodotti e infine pagarli senza passare dalla cassa. Il Prendi&Vai di Tuday Conad – questo il nome del punto vendita scaligero – potrebbe diventare l’alleato prescelto per chi è sempre di fretta, ma è inevitabile che un dubbio sorga spontaneo: come funziona, esattamente?
Come funziona il supermercato senza casse di Verona
Domanda legittima la cui risposta è, a onore del vero, ben più facile di quanto ci si potrebbe aspettare. Partiamo dal presupposto che l’intero punto vendita è di fatto disseminato di telecamere in grado di seguire il cliente dal suo ingresso alla sua uscita, arrivando addirittura a individuare i prodotti scelti grazie all’Intelligenza Artificiale. Per fornire un ulteriore aiuto all’occhio elettronico, che potrebbe pur sempre prendere un abbaglio, sono stati installati dei sensori in grado di rilevare il cambiamento di peso su ogni scaffale: una pratica prova del nove che minimizza la possibilità di errore.
Ma come si paga, se non ci sono casse? Di nuovo, semplice: è sufficiente posizionarsi di fronte allo scanner dell’uscita per pagare con l’app dedicata o, diversamente, con carta di credito, bancomat e prepagata. “È un supermercato dedicato a chi vuole fare la spesa velocemente, senza sprecare tempo in coda” ha spiegato Massimo Volpe, cofondatore di Retail Hub. “Sono sette le persone assunte per il momento nel punto vendita di Verona che, invece di passare i codici a barre in cassa, possono aiutare il consumatore nella scelta o nella dinamica della spesa”.
Eh sì: automazione, in questo caso, non significa rinunciare del tutto alla componente umana. “Parlando di primo negozio a elevata automazione, magari la gente si aspetta di trovar dentro i robot” continua a tal proposito Volpe ” invece appena si entra si ha la sensazione di trovarsi in un punto vendita normale, perché il personale è presente. È solo alzando la testa e notando la trama di telecamere che si percepisce la differenza: non è una tecnologia che allontana, ma una tecnologia che supporta”.
Al di là dell’evidente vantaggio in termini di efficienza, il supermercato senza casse di Verona rappresenta anche una utile frontiera di innovazione per contrastare i furti. “Chiunque entra viene monitorato e, anche se nasconde i prodotti sotto la giacca, sono tutti rilevati dal reticolato di telecamere e dallo scanner in uscita” ha spiegato infine Volpe.