Un lutto cittadino ha colpito Torre del Greco: è infatti morto Benito “cavero cavero”, lo storico pizzaiolo che trasportava le pizze sul suo carretto e che era diventato il simbolo del delivery prima ancora di sapere cosa fosse il delivery.
Chi era Benito “cavero cavero”?
La conferma della morte di Benito è arrivata dai social network dove la figlia ha scritto: “Papà viveva con me a Reggio Emilia da 7 anni ma si è sempre sentito felice perché il suo popolo di Torre del Greco gli è sempre stato vicino. Papà se n’è andato dopo settimane di ospedale serenamente”. La figlia ha poi spiegato che il padre era ormai in coma da una settimana, ma se lo accarezzavi, lui comunque ti sentiva.
Ha poi ringraziato il padre per averle donato la sua presenza fino alla fine, ringraziando anche i famigliari e gli abitanti di Torre del Greco. Infine ha ringraziato la comunità Cappella Carotenuto che dedicherà al padre una Santa Messa il 21 gennaio. I funerali, invece, si terranno il 16 gennaio: il padre verrà sepolto accanto al fratello della donna.
Benito era una vera e propria icona per Torre del Greco. Negli anni Settanta-Ottanta lo si vedeva percorrere le strade e le spiagge della città spingendo il suo carretto per chilometri. Al grido di “cavero cavero” (che vuol dire “calde calde” nel dialetto locale) vendeva le sue pizze a portafoglio, camminando per chilometri e chilometri al giorno e richiamando così l’attenzione dei clienti. E quel grido caratteristico era poi anche diventato il suo soprannome.
In pratica possiamo considerare Benito un precursore del delivery, prima ancora che si sapesse cosa era il delivery. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati, sia di famigliari e amici che di cittadini di Torre del Greco che lo avevano conosciuto. La nipote ha ricordato come lo zio fosse diventato un mito di Torre del Greco: le persone arrivavano da lontano non tanto per il mare, quanto per poter assaggiare la sua pizza a portafoglio. E conclude sostenendo che potrebbe scrivere un libro per ricordare il suo essere un padre di sei figli, il suo desiderio di aiutare gli altri e la sua dignitosa onestà.
Queste alcune delle parole di cordoglio di chi lo aveva conosciuto:
- “Insegna agli angeli come si mangia la pizza “caver’caver’ “
- “Un pezzo della nostra Torre se ne andato ricordo quei tempi della mia infanzia quando compravano da lui la pizza a portafoglio R.J.P. CAVERE CAVERE”
- “So crisciut ca pizz i Benito Riposa in pace amico e fratello di tutti noi viziati dalle tue pizze”