Anche i prof si schierano contro il Burger King di fronte a Palazzo Nuovo, sede storica dell’università di Torino. Dopo gli studenti, anche loro sollevano il problema etico: se i programmi sull’educazione alimentare sono improntati sulla sostenibilità ambientale, come si giustifica l’apertura di un fast food in università?
E non parliamo dei minori che popolano le scuole vicine, ribadiscono gli insegnanti, visto che a pochi metri dal secondo Burger King cittadino, in via Sant’Ottavio, è previsto l’arrivo di un McDonald’s. Insomma, la richiesta è di puntare su alternative sane.
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Tra comunicati e scritte sulle vetrine, gli studenti di destra e di sinistra hanno già espresso il loro no all’apertura (i panini vengono sfornati già da fine 2018), e hanno organizzato per le 13:30 di oggi un flash mob di protesta che dovrebbe portare dentro il Burger King oltre 500 giovani.
Nel frattempo, la maggioranza a 5stelle che governa Torino si dice pronta ad impedire l’apertura di fast food nei pressi degli edifici scolastici.
La guerra pentastellata ad hamburger e patatine vicino alle scuole ricalca il modello del sindaco di Londra, Sadiq Khan, che sta tentando la via del divieto di aprire fast food a meno di 400 metri di distanza dai luoghi frequentati dai minori.
[Crediti | La Stampa]