Le Olimpiadi di Parigi sono (letteralmente) dietro l’angolo, ed è dunque il momento giusto per (ri)vivere alcuni dei momenti più iconici delle passate edizioni. C’è chi ricorderà il doppio oro di Tamberi e Jacobs ai giochi di Tokyo; il leggendario podio di Bolt a Pechino 2008 dopo che si divorò un migliaio di chicken nuggets in una decina di giorni (pensate che, a Parigi, i nuggets sono persino stati vietati: saranno il segreto per fare dei 100 metri da record?); o ancora, pescando un po’ più indietro, l’impresa di Ondina Valla, che nel ’36 a Berlino conquistò la prima medaglia d’oro per l’Italia e diventò la prima atleta azzurra a prendersi il gradino più alto del podio. Per rinfrescare la memoria (e non solo), a Firenze è nato un gelato dedicato alla vicenda: diamoci un’occhiata.
Com’è il gelato-tributo a Ondina Valla?
Le coordinate pensate dalla maestra Cinzia Otri, titolare della Gelateria della Passera nell’oltrarno fiorentino, sono nitide ed eloquenti: latte di mandorla, lamponi ed elisir alla Rosa, con tanto di un – forse immancabile, considerando le circostanze – topping in scaglie d’oro.
Trebisonda Valla, detta Ondina, fu per l’appunto la prima atleta azzurra a conquistare una medaglia d’oro, vincendo gli 80 metri a ostacoli ai Giochi di Berlino 1936: il gelato, oltre a celebrare la sua leggenda, vuole anche avere una funzione benaugurale per gli atleti italiani che nelle prossime settimane saranno chiamati a competere a Parigi.
La base, dicevamo, è di latte di mandorla aromatizzato con lamponi freschi dell’Abetone e un elisir alla rosa dell’Officina Santa Maria Novella, impreziosita con oro alimentare fornito dalla storica azienda artigiana fiorentina Manetti Battiloro, l’unico al mondo a superare ben 7 controlli nelle fasi di lavorazione, con 3 certificazioni internazionali e un’autorizzazione Asl alla produzione alimentare.
“Ho pensato di creare un gusto che portasse fortuna ai nostri atleti impegnati alle Olimpiadi” ha spiegato la titolare della Gelateria della Passera, ” ma soprattutto che celebrasse la prima italiana a salire sul gradino più alto del podio”. Gli omaggi alla storia di Valla, però, non finiscono qua: “In gelateria esporremo inoltre una statuetta di Ondina Valla, replica di quella presente all’ingresso della sede della Carpigiani, nel bolognese”. E del gelato, che ci puoi dire?
“Si tratta di un gusto morbido, profumato ma allo stesso tempo con una nota di freschezza data dal lamponi” ha spiegato Otri. “Considerati i dettagli è un gelato che dovrebbe costare più del normale, ma sarà in vendita allo stesso prezzo degli altri gusti, per tutta la durata dei Giochi Olimpici”.