A cosa (non) sono servite le carote comprate dai tifosi serbi alla Coppa Davis

Djokovic aveva la vittoria in pugno: alcuni tifosi serbi hanno tirato fuori delle carote, simbolo dei fan di Sinner, per addentarle dopo la vittoria.

A cosa (non) sono servite le carote comprate dai tifosi serbi alla Coppa Davis

Una, due, tre occasioni per chiudere la pratica azzurra e avviarsi verso la finale – una, due, tre rimonte per ribaltare il tutto e allungare lo sguardo sulle forme tondeggianti della Coppa Davis. E le carote? Dipende – alcune, quelle Piemontesi, avranno senz’altro festeggiato; quelle di Belgrado, invece, saranno finite puntualmente nel minestrone. La delusione di Novak Djokovic è grande e legittima: l’attuale numero al mondo si è trovato a vestire i panni del grande sconfitto durante la semifinale di Coppa Davis Serbia contro Italia, giocata nella giornata di ieri, sabato 25 novembre.

La tavola pareva già apparecchiata per una vittoria: la formazione serba era avanti su quella italiana di uno a zero, e Novak Djokovic è chiamato ad affrontare l’azzurro Jannik Sinner, battuto appena una manciata di giorni prima nella finale degli ATP Finals in terra sabauda. Ma che c’entrano le carote?

Carota Boys e carote e basta: gli ortaggi alla Coppa Davis

tennis ph pixabay

I nostri lettori più sportivi avranno immaginato che vogliamo riferirci agli ormai famosi Carota Boys, un gruppetto di ragazzi provenienti da Revello – piccolo paesino incastonato nella provincia di Cuneo, in Piemonte – tifosissimi di Jannik Sinner. Le carote a cui ci riferiamo noi, tuttavia, parlano serbo: sono quelle che i fan di Djokovic hanno tirato fuori a mo’ di sfottò quando il campione serbo sembrava a un passo – o a una battuta, potremmo dire – dalla vittoria.

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Sfottò legittimissimo, beninteso – che si vinca o che si perda, sono gesti e storielle come queste che danno un po’ di colore allo sport. Per farla breve, in ogni caso, le carote sono finite di traverso: i tifosi serbi erano convinti di mangiarle, ma Novak Djokovic ha sprecato – anche, è chiaro, per merito del suo avversario – ben tre match point finendo per di più per perdere l’incontro.

Oltre alla beffa il danno: al singolo segue il confronto in doppio, dove Novak Djokovic si trova ancora una volta dall’altra parte della rete rispetto a Jannik Sinner. A riempire il rettangolo di gioco sono anche schierati Miomir Kecmanovic e Lorenzo Sonego. La coppia azzurra batte quella serba sei tre e sei quattro, e porta lo Stivale nella finale della Coppa Davis: a questo punto di carote sugli spalti nemmeno l’ombra.

“Per me è una grande delusione, e me ne assumo la responsabilità” ha commentato Novak Djokovic in seguito. “È davvero triste. Ma questo è lo sport, quando si perde per il proprio Paese, il sentimento di amarezza è ancora più forte. È una sconfitta difficile da digerire”. Non solo la sconfitta, si direbbe.