Bayer patteggia oltre 10 miliardi di dollari nelle cause legali che la vedevano coinvolta per l’utilizzo del glifosato in agricoltura. Sono centinaia di migliaia le azioni legali legate all’utilizzo del Roundup, il diserbante prodotto dallo storico marchio di Monsanto Crop Protection e accusato di provocare tumori.
Un’accusa non così certa come sembra: al netto delle tante azioni legali intraprese, sul glifosato c’è ancora molto dibattito. Per l’Agenzia per l’ambiente degli Stati Uniti (Epa), ad esempio, non ci sono “rischi alla pubblica salute quando il glifosato è usato in accordo con le indicazioni presente sull’etichetta e che il glifosato non è cancerogeno”. Il composto chimico, scoperto negli anni Settanta dalla Monsanto, venne negli scorsi anni largamente utilizzato in agricoltura, tanto da diventare rapidamente l’erbicida più diffuso al mondo, approvato in 130 paesi del mondo, tra cui anche l’Europa.
Eppure, in molti avevano fatto causa alla Bayer, che nel 2018 aveva acquistato la Monsanto e il suo diserbante tanto dibattuto. Il patteggiamento di Bayer riguarda 95mila di queste cause, mentre altre 25.000 non verranno coperte dalla misura e andranno avanti con la loro azione.
La cifra sborsata da Bayer per i patteggiamenti include anche 1,25 miliardi di accantonamenti per far fronte a eventuali nuove cause per il diserbante.
[Fonte: Corriere della Sera]