Tutti pronti per la settima puntata della nuova stagione di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese 2022/23? Questa volta lo chef dalla chioma “scapecciata” è partito alla volta di Udine: qui, nel Nord-Est, cercherà di trovare il Miglior ristorante in una dimora storica di Udine e dintorni. Come di consueto l’appuntamento è per domenica 15 gennaio 2023 alle ore 21.15 circa su Sky Uno (canale 108 di Sky) e in streaming su NOW.
4 Ristoranti con Alessandro Borghese: il van approda a Udine
Ormai le regole della gara le conosciamo tutti. Quattro ristoratori si sfidano per ottenere il titolo di Miglior ristorante: a turno si ospitano a pranzo o a cena nei rispettivi ristoranti, accompagnati ovviamente da Alessandro Borghese. Appena arrivati nel locale, i rivali si recano in sala pronti a elogiare (ma quando mai!) o a criticare (sempre, anche quando non ce ne sarebbe bisogno) l’arredamento e la mise-en-place.
Contemporaneamente Alessandro Borghese va in cucina con il ristoratore, pronto non solo a ispezionarla per trovare piccoli difetti ed errori (qualcuno ha detto coltelli in bella vista, magneti con i coltelli alle pareti e cibo non etichettato in dispensa o frigorifero?), ma anche per controllare lo Special della puntata. Lo Special è l’ultima categoria inserita: si tratta di un piatto o di un ingrediente tipico della zona su cui tutti gli sfidanti dovranno confrontarsi.
Nel caso di Udine lo special è rappresentato dai cjarsons, tradizionali ravioli di ricotta dal ripieno speziato e ricco di ingredienti alquanto insoliti. In origine, infatti, venivano realizzati con tutto ciò che uno trovava in dispensa, quindi ce ne sono varianti alla ricotta al rum, al cioccolato fondente, alla grappa al prezzemolo, alla cannella e via dicendo.
Alla fine di ogni pasto, ciascun ristoratore darà il proprio voto da 0 a 10 a cinque categorie:
- Location
- Menu
- Servizio
- Conto
- Special
Alla fine della puntata, sommando tutti i punti, ecco che verrà nominato il vincitore. Ma attenzione: ai voti dei ristoratori bisognerà sommare il voto di Alessandro Borghese che potrà confermare o ribaltare il risultato. Il vincitore otterrà, oltre al titolo di Miglior ristorante, anche un premio in denaro che potrà spendere per migliorare la propria attività.
Questi i quattro ristoranti in gara a Udine:
- Casa della Contadinanza: il titolare Marco vanta un ristorante che sorge nel cortile del castello di Udine, proprio al centro città. Il locale è un po’ osteria e un po’ ristorante che vuole anche promuovere i prodotti del territorio. Qui si trovano piatti tipici della zona come il tagliolino al prosicutto San Daniele e il frico, senza dimenticare alcuni piatti tipici della laguna come il boreto alla graisana. La location ha mantenuto intatti i suoi elementi architettonici del Cinquecento ed è un locale dove l’accoglienza è al primo posto
- Ristorante Al Zuc: Valentino è il titolare e responsabile di sala. Si tratta di un ristorante di famiglia, gestito dal 1974 originariamente dal nonno. Il menu propone sia specialità tipiche friulane che piatti stagionali e locali basati sulla fantasia dello chef. Anche qui è importante che i clienti assaggino i prodotti del territorio. Il ristorante sorge nella parte settentrionale di Udine, in cima a una collina ed è dotato di un grande giardino
- Trattoria al Paradiso: Federica è la titolare di questa trattoria di Pocenia, un borgo rurale costruito dai conti Carati. La trattoria di per sé è una ex casa colonica di fine 1500, tutta ristrutturata. Federica si occupa della sala in abiti tradizionali, mentre la cucina è affidata alla madre. Il menu è basato sui piatti della tradizione e i prodotti locali, anche se modernizzati. Il locale è in stile mitteleuropeo
- Ristorante San Michele: Giuseppe è lo chef e gestore del ristorante. Il locale appartiene a una famiglia nobiliare di Fagagna sin dal 1700 ed è tutto circondato dai resti di un’antica cinta muraria. Originario del Piemonte, lo chef inizialmente aveva girato per tutta l’Europa collaborando anche con diversi ristoranti stellati. Per questo motivo all’inizio nel menu aveva provato a inserire un concetto di cucina più multiculturale, ma alla fine ha dovuto fare un passo indietro in quanto si è reso conto che qui sono molto legati alle origini e al territorio. Quindi ecco che la cucina propone cjarsons ripieni di erbe, albicocche, ricotta e scorsa di maiale e stinco di maiale cucinato nel fieno. Non mancano, però, le origini piemontesi di Giuseppe, con gli agnolotti del plin. Il locale vanta al primo piano le sale dedicate alla ristorazione, mentre nel piano sotterraneo c’è un’enoteca vicino alla cucina dove si può anche cicchettare
In precedenza Alessandro Borghese ci aveva portato a Fuerteventura, Livorno, Bologna, Edimburgo, Napoli e Cinque Terre.