100 bambini all’Alchemist di Copenaghen: pane muffa o hamburger e patatine?

L'Alchemist di Copenaghen ha ospitato un centinaio di bambini: a quanto pare c'è stato qualche problema con la merenda.

100 bambini all’Alchemist di Copenaghen: pane muffa o hamburger e patatine?

La “gita” che non ti aspetti – quella all’Alchemist di Copenaghen. Un tempio di innovazione e lucida follia che vanta già due stelle Michelin, famoso anche per le sue sale che ricordano installazioni artistiche, ma che evidentemente non brilla alla voce “merenda per un centinaio di bambini”. Ma riavvolgiamo un poco il nastro: il locale danese ha ospitato cento ragazzini dei campi estivi della Croce Rossa, accompagnati da alcuni volontari, per festeggiare il centesimo compleanno dell’organizzazione. I piccoli hanno avuto modo di mettersi alla prova in una serie di laboratori di impronta gastronomica – dalla preparazione del cosiddetto “pane muffa” fino a quella del kombucha -, ma al momento di prendersi una pausa dai fornelli per riempirsi la pancia, beh… Nulla può competere con hamburger e patatine, a quanto pare.

L’Alchemist di Copenaghen “invaso” dai bambini

Alchemist di Copenhagen; Rasmus Munk

D’altro canto, dobbiamo ammettere che se c’è un ristorante che potrebbe riuscire nell’impresa di intrattenere un centinaio di bambini con cibo e giochi di luci, è proprio l’Alchemist di Copenhagen, dove di fatto il confine tra la gastronomia e lo spettacolo di magia è più labile che mai. Ma andiamo con ordine: come accennato in apertura di articolo, l’evento in questione si è tenuto per festeggiare i cento anni di attività della Croce Rossa danese, organizzazione anche e soprattutto attiva in ambito sociale per aiutare e sostenere le fasce più giovani della popolazione che si trovano a vivere in situazioni vulnerabili.

Rasmus Munk dell’Alchemist di Copenhagen: “Abbiamo costruito false realtà” Rasmus Munk dell’Alchemist di Copenhagen: “Abbiamo costruito false realtà”

Il programma della giornata prevedeva una serie di laboratori, a cui abbiamo già accennato qualche riga fa, poi seguiti da alcuni assaggi nella cupola del planetario. “Sentire le grida e le risate dalla cupola quando le luci si spegnevano e i cocktail cominciavano a brillare al buio è stata una bellissima esperienza” si legge sul profilo Instagram dell’Alchemist. “È stato commovente per tutti noi incontrare questi fantastici bambini, venuti da tutta la Danimarca per partecipare all’evento”.

https://www.instagram.com/p/Cww4wmcszba/?img_index=1

L’unica nota amara? La merenda, per l’appunto. “Anche se non tutti hanno apprezzato particolarmente il nostro cibo (più volte, infatti, sono stati richiesti hamburger e patatine fritte” continua l’Alchemist su Instagram “siamo certi che i nostri ospiti non si dimenticheranno il giorno in cui hanno potuto incontrare il Principe Frederik in persona!”.

Un ospite d’eccezione: il principe ereditario della Danimarca. “Ha chiacchierato, scherzato e scattato un’infinita di selfie con i ragazzi emozionati” si legge ancora nel post dell’Alchemist. A noi, tuttavia, rimane un dubbio: anche il Principe Frederik ha voluto hamburger e patatine?