Delle effimere certezze: il kilometro 0
Il 12 settembre 2012 alle 14:04 agnese commenta:
Chi si rifornisce dai produttori o nei mercati a km0 non si nutre unicamente di quei prodotti. Si tratta solo di dire: perchè se vivo nelle Marche devo comprare un pomodoro dalla Sicilia, mandato a Milano ad essere ripulito e lucidato e ridistribuito in tutta Italia?
Il 10 settembre 2012 alle 14:51 dink commenta:
Il km0 ha senso principalmente per la frutta, maturata sull’albero e poi colta, e la verdura che di frigo deve vedere solo il mio, per altri cibi meno, soprattutto quelli nati per durare.
Il 9 settembre 2012 alle 14:46 Gabriele commenta:
Perchè esportare le arance portoghesi in Spagna, le spagnole in Italia, le italiane in Grecia? Benissimo che arrivino banane, ananas, le noci macadamia o gli anacardi. Ma non vedo il senso di cogliere un kiwi in Nuova Zelanda mesi prima della maturazione, imbottirlo di agenti chimici, fargli fare decine di migliaia di km … e assaporarne lo schifosissimo sapore.
Il 9 settembre 2012 alle 11:18 ForestOne commenta:
Del fatto che tutti gli acquisti vengono “regolati” dalle piattaforme della GDO non importa a nessuno? Ad esempio, le mele magari partono dal Veneto dove vengono coltivate, arrivano in Lombardia alla piattaforma, dove vengono redistribuito in Veneto al dettaglio. Chi in Veneto compra un prodotto veneto, magari pensa di contribuire all’ideale “km 0”. Ma ne ha fatta di strada il ragazzo.
Il 11 settembre 2012 alle 16:45 Rosi commenta:
Anni or sono mi recai — garrula e proud — dal contadino e comprai una cassa di spinaci novelli freschi. Visualizzate la massa di vegetale. Visualizzate il terriccio. Valutate ora il male alla mia spalla, la quantità di acqua consumata e il tempo occorso per separare il verde dal marrone. Ecco, ora guardate con me la resa finale: 4 porzioni scarse. E ora guardatemi innalzare al cielo una busta di spinaci surgelati, a cubetti, pronti per l’uso. Sia lode a te, o spinacio surgelato.
Come mai l’hamburger di McDonald’s non invecchia?
Il 12 settembre 2012 alle 11:36 Simone e Zeta commenta:
I soloni degustatori professionisti, la casta, venne arginata diversi anni fa dal proliferare di utenti web. Oggi il rischio è il ritorno dei “soloni” semplicemente perchè il megafono non esprime contenuti, test, scienza, confronti. “A me quel posto, quel vino, quella pizza non piace” è una delle frasi preferite che si colgono sul gastro web, mai però seguiti da una spiegazione del perchè.
Pausa pranzo: come stare lontano dal Bar Rossi (sali, tabacchi e tavola fredda)
Il 12 settembre 2012 alle 10:08 Colon Irritabile commenta:
Quando ho iniziato a lavorare chi rimaneva in ufficio in pausa pranzo era considerato un reietto. Oggi quelle stesse persone mangiano in ufficio, rigorosamente biologico, macrobiotico, vegano e mastodonticamente radical chic e chi esce per andare a mangiare fuori è diventato lo sfigato di cui sopra. Come sono felice oggi di essere un libero professionista non più obbligato a subire un rito vecchio quanto Miss Italia.
Spot Coca Cola: errare è umano, perseverare è Simone Rugiati
Il 13 settembre 2012 alle 17:42 Hatecore commenta:
La CC vuole dirci che a tavola non si beve più vino, simbolo per eccellenza della convivialità italiana, da oggi c’è la bibita stelle e strisce perfetta con qualsiasi piatto italiano (voi che discettate di abbinamenti salumi/formaggi + vino, aggiornatevi!) e siete persino autorizzati dagli anziani che ridono e scherzano come niente fosse.
Il 13 settembre 2012 alle 15:13 Andrea Ricci commenta:
Quant’e bello il successo che si fugge tuttavia, chi vuol guadagnar lo faccia adesso, del diman non c’e certezza” … quanto alla morale, in questa società molte cose che fanno male, per esempio, Simona Ventura ha quattro o cinque case, fra cui un appartamento di 100 mq a Manhattan, e un mio amico ricercatore sul cancro a 40 anni vive in un monolocale in affitto.
Il 13 settembre 2012 alle 12:07 pius commenta:
“Compagno! Se tu avessi due case, cosa daresti al Partito?” “Una a me e l’altra al Partito!” “Compagno! Se avessi due biciclette cosa daresti al Partito? “Calma! Io due biciclette ce le ho davvero!”. Non se ne abbiano a male coloro che la pubblicità alla Coca Cola “Mai! neanche per tutto l’oro del mondo”, mi pare invece la favola della volpe e l’uva che certamente tutti conoscono.