“Cibi che cambiano il mondo”: questo è lo slogan della nuova edizione del Salone del Gusto, che si terrà a Torino, tra il 25 e il 29 ottobre. Il più grande degli eventi organizzati da Slow Food si presenta quest’anno, alla nona edizione, ancora più grande (80000 i mq allestiti) e ricco di novità. La principale è che per la prima volta Salone del Gusto e Terra Madre si fondono in un evento unico. Terra Madre è il meeting mondiale delle Comunità del cibo –persone che producono o trasformano cibo di qualità, legato a un territorio e alle tradizioni, in maniera sostenibile– nato nel 2004, realizzato sempre in contemporanea con il Salone. Le scorse edizioni i visitatori erano ammessi, ma in numero ristretto e su prenotazione: quest’anno invece in mezzo ai produttori del Salone troverete anche 400 Comunità del Cibo da tutto il mondo, un’opportunità per conoscerle, ascoltare le loro storie e scoprire i progetti che Slow Food sta portando avanti in centinaia di paesi. E quindi, cosa troveremo quest’anno al Salone, previsto come sempre al Lingotto di Torino? I padiglioni 1, 2 e 3 ospiteranno il Mercato italiano, tutta l’eccellenza gastronomica del nostro paese (tra cui 200 Presìdi Slow Food) divisa per regioni. Oltre all’esposizione dei migliori prodotti, ogni regione curerà uno spazio per approfondire certi argomenti: dall’olio d’oliva alla cooperazione, dal grano all’educazione al gusto. Nell’Osteria dell’Alleanza alcuni chef che fanno parte dell’Alleanza tra Cuochi e Presìdi si alterneranno a preparare diversi piatti usando i prodotti tutelati da Slow Food, nazionali e non. Nel Padiglione 5 si svolgeranno molti degli eventi su prenotazione – qui scoprite quali sono ancora disponibili. Ci saranno 128 Laboratori del Gusto, degustazioni guidate da chef, vignaioli, birrai ed esperti del settore; i 14 Teatri del Gusto, dove altrettanti chef prepareranno le loro ricette davanti al pubblico; gli 11 Incontri con l’Autore, momenti di incontro con i grandi personaggi della gastronomia e dell’enologia internazionale. Contemporaneamente al Salone, in diversi locali di Torino e dintorni si svolgeranno gli Appuntamenti a Tavola, cene preparate da alcuni tra i più grandi nomi dell’alta cucina non solo italiana (Crippa, Scabin, Tassa). Nel corridoio tra il padiglione 3 e l’Oval troverete la Piazza della Pizza, le Cucine di Strada e l’Enoteca. Nella Piazza della pizza, oltre a gustare pizze napoletane preparate con prodotti dei Presìdi e ingredienti di primissima qualità, sarà possibile assistere a venti laboratori dove si parlerà di pizza d’autore – storia, tecnica, ingredienti – e la si potrà degustare, abbinata a birre artigianali e, in due incontri, ai vini della Franciacorta. Non potevano mancare le Cucine di strada, i migliori street food italiani e del mondo, da grandi classici come le bombette pugliesi e la piadina romagnola a specialità meno note, tipo quelle curde. Nell’Enoteca troverete oltre 1200 etichette delle cantine italiane che aderiscono al Progetto Vino di Slow Food, suddivisi per macroaree regionali. A proposito di vino, da non perdere domenica 28 ottobre la grande degustazione di presentazione della guida Slow Wine 2013. Un’opportunità unica per degustare, conoscere i produttori – e ricevere in omaggio la guida . L’Oval sarà invece dedicato alla parte internazionale. Nel grande Mercato, suddiviso per i cinque continenti, scoprirete specialità uniche, dalla bottarga di muggine delle donne mauritane al miele da bere polacco, e ascolterete le parole di chi quel cibo lo coltiva, lo alleva o lo trasforma, grazie alla presenza dei produttori e, appunto, anche alle Comunità del cibo di tutto il mondo. Girando per entrambi i Mercati, quello italiano e quello internazionale, si potrà essere accompagnati dai personal shopper. Studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche appositamente formati guideranno i visitatori alla scoperta dei prodotti meno conosciuti e di filiere come quella del caffè, del cioccolato e della vaniglia, accompagnando i tour tra le bancarelle con degustazioni sensoriali. Qui potete scoprire tutti gli appuntamenti con i personal shopper e prenotarli. Al centro dell’Oval, un orto africano di 400 mq, attraverso cui camminare per conoscere decine di ortaggi, erbe e piante, ma anche antichi metodi di irrigazione e concimazione. Nell’orto sono riunite piante, prodotti e tecniche che non potrebbero coesistere in natura, a causa delle diverse latitudini e delle diverse stagionalità: un irripetibile assaggio della biodiversità africana che rappresenta i 25 paesi coinvolti nel progetto dei Mille Orti in Africa. Altra grande novità di quest’anno, la Cucina di Terra Madre. Tanti i cuochi che si alterneranno ai fornelli di questo ristorante per cucinare specialità asiatiche, mediorientali, africane e oceaniche: dal seffa algerino al makluba palestinese, un viaggio tra odori, sapori e colori dei quattro continenti. Un grande spazio all’Oval sarà dedicato all’educazione alimentare, uno dei punti cardine dell’evento. I Master of Food “Orticoltura” e “Cucinare senza sprechi” offriranno consigli per coltivare anche a casa propria uno stile di vita sostenibile; e molte altre saranno le attività didattiche, i laboratori e i corsi che si svolgeranno nella Ludoteca e nella Cucina didattica, rivolti sia agli adulti che ai bambini. Ma molte altre sono le proposte e gli spazi da scoprire: il Caffè letterario e musicale, uno spazio conviviale in cui incontrare gli autori e partecipare a performance di artisti; il Circo dei Sapori del Monferrato, un vero tendone da circo animato da mattina a sera con un mix di spettacoli e cultura; l’Agorà, un luogo dove confrontarsi su questioni importanti; aree tematiche dedicate al miele, alla pesca e ai giovani, sei Mercati della Terra da tutto il mondo, e molto altro ancora. Quello di quest’anno sarà anche un Salone decisamente più tecnologico: oltre a seguire gli aggiornamenti costanti su Facebook e su Twitter (#SaloneDelGusto #TerraMadre), potete già scaricare la app per Apple e per Android, con cui programmare la vostra visita e avere sempre sotto mano la mappa, agenda e informazioni utili. [Crediti | Link: Slow Food, immagine: Flickr/Prg2501]