[volere è potere] Spiegare il c-l-a-f-o-u-t-i-s rapidamente dal momento che con questo tempo umido mezza giornata di ferie se ne va per farsi asciugare lo smalto dei piedi. Clafoutis è un dolce, abbozzo l’identikit attraverso le parole chiave: francia-> campagna-> limoges-> contadini-> frutta -> ciliegie. Mi seguite?
Forno acceso con Minosse (o del libro).
Accendo il forno che pure non ce ne sarebbe bisogno a leggere certi libri (Dolci al cucchiaio), apprezzate la devozione. Del resto il grande amore è quello che ti fa resistere con uno che non ti piace. Il forno o Minosse scegliete voi chi sopportate meno.
Ciliegie e Spending Review (o dei foodblog).
La ricetta franzosa è perentoria, ciliegie intere e Kirsh o non se ne fa niente. Ma le ricette sono come i saldi: trovi solo cose che non sapevi di volere. Finisce che tolgo il nocciolo alle rosse e non esco a comprare liquori alle ciliegie, ma voi fatelo se lo smalto è asciutto. Altre clafoutis-news diversamente utili: ipotesi yogurt e variante vegan. Tutte buone, ma la spending review della dispensa taglia tutto all’infuori della farina di mandorle.
Ragù di ciliegie al vino rosso (o dell’esperto).
Il pane in cassetta mi fa ancien régime, e siccome sognavo Sissi sin dai tempi dei Pan di Stelle intanto segno. Segno pure le chiare montate. Maurizio Santin, il pasticciere interista, prepara un ragù di ciliegie al vino rosso, nientemeno. Sbav sbav, però col caldo che fa ho la pazienza di una che tutti chiamano ma nessuno chiede mai di vedere. E particolare non secondario, ho finito il vino.
La ricetta perfetta.
400 gr di ciliegie, 2 uova, 60 gr di farina 00, 30 gr di farina di mandorle, 50 gr di burro 100 gr di zucchero bianco, 250 gr di latte, pizzico di sale, volendo vaniglia e un goccio di kirsch.
Accendo il forno a 170° perché ogni promessa è debito. Senza snocciolaciliegie o come cavolo si chiama mi butto su Real Time sperando che lo snocciolare mi sia lieve. Poi tocca alla teglia, bisogna imburrare, cospargere di farina togliendo gli eccessi, adagiare le ciliegie in attesa della copertura.
Apro le uova, separo le chiare, ai tuorli aggiungo 60 g. di zucchero, il sale, le due farine, il burro fuso e il latte. Unisco il composto alle chiare che nel frattempo ho montato a neve ferma, aggiungendo progressivamente lo zucchero rimasto. Verso tutto nella teglia con le ciliegie.
Inforno per circa mezz’ora (attenti) e lascio intiepidire. Una spolverata di zucchero a velo può andare.
[prima insostenibile madleine madeleine] ripenso a quel ragù di ciliegie col vino rosso… [altra insostenibile madeleine] e ai vestiti in saldo che non ho comprato.