Libertà assoluta di farsi del male con infinite possibilità di scelta ma non comodamente, attaccandosi chessò a Pai o San Carlo. Ennò, con queste patatine fritte ci si sporcano le mani sul serio. E per quelli che non comprendono in nessun caso i piaceri del cibo spazzatura, vale l’invito a incanalarsi tra le corsie dei supermercati per scoprire queste delizie sottovalutate, autentiche nella loro sofisticazione alimentare. O in alternativa, ad affrontare una volta per tutte la botteguccia del bengalese.
Con la collaborazione della rivista americana Saveur, ecco scodellato un tour mondiale di pura delizia per infornatori di patatine che dopo essere arrivati al fondo del sacchetto, lo rivoltano e suggono avidamente gli angoli della confezione (cit.)
INGHILTERRA: Tyrrell’s.
Cotte a mano e inglesi, confezionate in un sacchettino di delizioso humour, si fanno beffe dell’uso, tristemente comune a casa nostra, di proporre il cibo spazzatura come parte di una dieta bilanciata. Il sapore? Peccaminose salsicce di maiale speziate e aromatizzate alla senape. Perfette con una pinta di Ale.
INDIA: Lay’s.
Fatte per essere vendute esclusivamente in India, con il moltiplicarsi dei generi alimentari etnici fanno timidamente capolino anche in Italia. La promettente combinazione di zenzero, aglio e coriandolo conferisce alle chip un tentacolare fascino indiano.
GIAPPONE: Calbee.
L’origine del sapore misterioso che ha decretato il successo delle croccanti patatine giapponesi Calbee è quanto meno inaspettata: alghe stagionate. Il modo migliore per apprezzare l’umami stando a uno spot trasmesso nel Sol Levante, riferito al sapore che si è aggiunto ai quattro più noti. Ma direi che a questa cosa qui possiamo anche non credere.
INGHILTERRA: Darling Spuds.
Scomoda pietra di paragone per qualunque altra patatina nel sacchetto. Croccanti, sapide e non solo salate, mai unte, tagliate molto più spesse delle chip a cui siamo abituati, si mangiano una per volta. Immancabile il côté responsabile: le Darling Spuds sono tutto-friendly: cotte a mano, senza glutine, senza OGM e con il 20% di grassi in meno rispetto alle patatine tradizionali.
MESSICO: Mari’s.
Nel sacchetto insieme alla salsa piccante, le Mari’s Potato Chips sono la risposta confezionata alle patate fritte che è possibile comprare dai proprietari dei chioschi lungo le strde di Città del Mexico, con ovvio supplemento di “hot sauce” ultra piccante.
TAIWAN: Hwa Yuan.
Queste patatine dalle curiose increspature orizzontali imitano il sapore dello snack-food preferito dai taiwanesi, vale a dire ostriche e uova fritte nello strutto. Di conseguenza sanno di pesce ma con il bordo piccantissimo e un tocco di dolcezza.
[Crediti | Link: Dissapore, Saveur. Immagini: Saveur.com]