Il panino-mito americano è entrato nell’immaginario gustativo comune, ridotto a cibo-spazzatura dalle catene di fast-food, innalzato a ricercatezza gourmet da chef famosi, farcito con ogni bendidio o ingollato voracemente in pausa pranzo. Ovunque si parla di hamburger, ovunque si stilano classifiche, ma ai vegetariani chi ci pensa? Da ex-vegetariana (pentita), figlia di vegetariani (e salutisti) con famigliari vegetariani (tendenti al vegano) sono sensibile all’argomento, e oggi voglio condividere il veggie-burger, con ceci e miglio, apprezzato anche dall’altra scuola di pensiero.
E’ la mia proposta di piatto buono e sano per chi va di fretta anche nel weekend, un’ora massimo, con in più l’invito a usare Dissapore per commentare, suggerire, fotografare, provare, criticare.
Cosa serve:
— 400 gr di ceci già lessati: io li ho cotti ieri sera seguendo il consiglio della macrobiotica di aggiungere un pezzetto di alga kombu sia all’acqua di ammollo (12-24 ore) che in fase di bollitura (fuoco al minimo per 2 ore circa) per renderli più digeribili e velocizzare la cottura (devo fare qualche altro esperimento per dirvi se sia vero o no, in realtà). Non comprate i ceci in scatola please. Secondo i miei calcoli 400 gr di ceci cotti corrispondono a 150 gr secchi.
— 150 gr di miglio decorticato già lessato. Se fin’ora lo avete dato solo al canarino, ravvedetevi. Cuoce in 30 minuti, buonissimo. Sempre secondo i miei calcoli 150gr di miglio cotto corrispondono a 50gr circa a crudo.
— 100 gr di Parmigiano Reggiano.
— 1 uovo.
— Pangrattato (fatto voi, vero?) o farina di mais per dare consistenza all’impasto. Usando la farina di mais questi hamburger saranno adatti anche ai celiaci. Vegetariani e celiaci. Hei ma questi sono i classici due piccioni!
— 1 o 2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato.
— 1 spicchio d’aglio, immancabile.
— Sale e pepe, q.b. (q.b. mi regala sempre soddisfazione impagabile).
Ore 19.10. La mia cucina si trasforma nel fast-food più salutistico del mondo (ossimoro?), mentre indosso cappellino e pattini per immedesimarmi ancora meglio.
Non vi nascondo una punta di imbarazzo nello spiegare il procedimento che si riduce in:
-mettere tutto nel mixer
-spingere il bottone.
Fatto.
Ore 19.14. Prima di procedere con la formazione delle polpette controllo l’impasto: se è troppo molle aggiungo pangrattato e Parmigiano, poi, con le mani bagnate, plasmo 6 polpettone rotonde che neanche Giotto e le metto in frigo 10 minuti a rassodare.
Ore 19.30. Pronta per friggere. Chi è in vena di salutismo estremo può cuocere in forno o alla piastra, ma in padella col loro bravo olio sono decisamente meglio, non c’è storia.
Ore 19.40. mi rimane il tempo per:
— Preparare al volo la mia special-curry-mayo con 1 uovo, olio evo, succo di limone, sale, curry e… il minipimer. Tempo di esecuzione 10 secondi netti. Ha del miracoloso.
— Grigliare un cespo di radicchio rosso trevigiano, al posto della classica foglia di lattuga, per rimanere in stagione.
— Mettere a scaldare il pane. E qui mi farei da sola una standing-ovation (se non fosse per i pattini) causa panini da hamburger che mi sono venuti in una notte insonne. Perfetti, rotondi, dorati, croccanti fuori e morbidissimi dentro. Solo che non vorrei si fosse trattato della proverbiale fortuna del principiante, quindi, prima di fornirvi la ricetta, lasciatemi fare qualche altra prova.
— Tagliare qualche fettina di formaggio stagionato piccantino, Casone Vecchio nel mio caso.
— Mettere in una ciotolina il ketchup fatto da me (una versione col peperoncino, adoro).
— Al posto delle patate fritte mi viene un’idea della seria “famolo strano”: chips di topinambur.
Ore 20.10. Addento? Un bel morso sbrodoloso e via. Pro-va-te-li.
Ah dimenticavo, si possono anche congelare.
Il conto della spesa:
— 150 gr di ceci secchi bio: 60 cent
— 50 gr di miglio decorticato bio: 25 cent
— 100 gr di Parmigiano Reggiano 24 mesi: 1,80 euro
— 1 uovo bio: 35 cent
Totale ricetta (6 pezzi): 3 euro
Per un veggie burgher: 50 cent. Va ovviamente aggiunto il costo dei complementi.
Ora ditemi, siete degli irriducibili della carnazza nel vostro panino? O vi tentano le nuove frontiere dell’eticamente corretto?
[Diario di una ricetta: (1) Vellutata di zucca (2) Gratin di patate e porri (3) Torta di zucca o Pumpkin pie (4) Risotto alle castagne (5) Fettunta (6) Sarde in saor]