Questa settimana diamo i voti a: caffè della mafia, parmigiano “caduto”, Mao Sugiyama, Walter Tassa, Festival del gelato, champagne naufragato, Slow Food Day.
IL CAFFE’ DELLA MAFIA, voto 0.
I titolari di molti bar venivano avvicinati con modi sbrigativi perché comprassero il caffè Florio nonostante la qualità inferiore rispetto ad altri e il prezzo non certo conveniente. Per questo è finita sotto accusa la società di un boss, che a Palermo imponeva il caffè di Cosa Nostra a decine di bar. MAFIANTI. [Repubblica Palermo]
PARMIGIANO TERREMOTATO, voto 10.
Come saprete se avete letto Dissapore, dodicimila tonnellate di formaggio non potranno finire la stagionatura a causa dei crolli nei magazzini. Ma la gara di solidarietà è iniziata rapidamente, le forme spezzate sono già passate dagli scaffali ai banconi dei mercati di Ferrara, Modena e Bologna dove verranno vendute a pezzi da un kg. Gli emiliani ripartono senza aspettare gli aiuti dello Stato. REATTIVI. [Repubblica Bologna]
GENITALI A COLAZIONE, voto 2.
Non è una leggenda metropolitana. Ripeto. Non è una leggenda metropolitana. Pochi giorni dopo il suo 22esimo compleanno, Mao Sugiyama, artista transessuale giapponesese, si è sottoposto a un intervento chirurgico per l’asportazione dei genitali, conservati poi nel freezer per due mesi. Quindi ha scritto in un messaggio su Twitter: “Offro i miei genitali maschili (pene, testicoli, scroto) come pasto per 100mila yen (circa mille euro). Li preparerò e cucinerò seguendo le richieste del compratore”. E così ha fatto. Il piatto è stato preparato sotto la supervisione di un cuoco professionista, con tanto di foto e spiegazioni. IRRIFERIBILE. [Il Secolo XI]
WALTER TASSA, voto 8.
Ad Acuto, in provincia di Frosinone, proprio sotto il ristorante stellato Le Colline Ciociare, il grande chef Salvatore Tassa sta per aprire insieme al figlio Walter “NU, cocktail bar… e altro”, il locale che riassume la sua idea di low-cost. Al banco una carta di 12 piatti con tapas, finger, snack a prezzi tra i 3 e i 6 euro. Il menu al tavolo offre invece 10-12 piatti più corposi come gli scampi alla griglia e scapece sempre in linea con la filosofia easy e informale del locale. Prezzi dai 7 ai 12 euro. INAFATICABILE. [Gambero Rosso]
FESTIVAL DEL GELATO, voto 8.
Continua a essere, letteralmente o meno, sulla bocca di tutti: è ufficiale, il gelato rischia l’implosione per troppo successo. Si fanno libri (Grom), previsioni futuristiche su nuovi gusti (è l’anno dello Spirulì, il nuovo puffo), perfino cene dov’è protagonista di ogni portata. Nel frattempo, in attesa che i fan prendano d’assalto la città, a Firenze è iniziato l’inevitabile Festival di… che cosa? Ma del gelato, cos’altro sennò? ONNIPRESENTE. [Festival del gelato]
CHAMPAGNE NAUFRAGATO, voto 5.
La frequenza è più o meno la stessa di un tesoriere che ruba o di un’olgettina travestita durante il Bunga Bunga. Puntualmente si trovano relitti di imbarcazioni che trasportavano champagne risalentissimi: non meno del XIX secolo. Ma quante accidenti di bollicine viaggiavano nel Mar Baltico? E’ c’è sempre qualche fortunato che se le beve, ricolmate e ritappate, commentando invariabilmente: “è più dolce di quello attuale”. Film già visti. RIPETITIVI. [WineNews]
ROBERTO BURDESE, voto 7.
La buona volontà non è mai mancata al presidente nazionale di Slow Food che in settimana, con un intervento su Dissapore, ha spiegato le ragioni dello Slow Food day, nato per festeggiare i 25 anni di attività e trasformato in ricorrenza annuale. Dalle parole di Burdese si capisce che non tutti i soci hanno capito l’evoluzione del nostro movimento eco-gastronomico del cuore. Per reazione si torna in piazza, bisogna incontrare, spiegare e scrollarsi di dosso l’accusa ricorrente: radical chic. Meglio tardi che mai. VOLENTEROSO. [Dissapore]