La cucina raw incrocia la birra artigianale e nasce Cruda & Crudo, ebook sul fortunato incontro che ha per tema gli abbinamenti: quale birra sul sushi, quale con la crudité, e la tartare di carne? Il gioco funziona così, cucino un piatto, confronto il mazzo di bottiglie da testare alla ricerca dell’abbinamento preferito, che poi condivido con voi lettori. Attenzione però, il giudizio non è sulla birra, né sul piatto cucinato, bensì sull’abbinamento, la gradevolezza del connubio, il gioco del contrasto.
PIATTO
Tartare di tonno, capperi e riccioli di cioccolato Amedei. Ospite questa sera a cena un sommelier AIS, esperto e appassionato di birre, preparo e assaggio la tartare di tonno e capperi con scrupolosa attenzione. E’ un gioco di equilibri tra salinità dei capperi, sale e cipolla: solo due fettine tagliate sottili e unite alla fine per non invadere i sapori; infine i riccioli di cioccolato, un toscano black di Amedei.
CONTENDENTI
O.G. 1048, Volume alcolico 4,9%.
Brown Ale del birrificio Carrobiolo. Il suo colore bruno-ambrato induce alcuni ad aspettarsi una birra particolarmente corposa, mentre la OG1048 si apprezza proprio per la leggerezza e piacevolezza di beva. Il colore scuro deriva dall’uso di una miscela di malti che vengono in parte tostati e caramellati. Ne risulta una birra fresca e leggera, che gioca sui contrasti della sua morbidezza con le note di torrefazione, in equilibrio riuscito tra sensazioni dolci ed amare.
B Space Invader, Volume alcolico 6,3%.
Black IPA di Toccalmatto. Scura e aromatizzata con un luppolo australiano: il Galaxy. Questo luppolo regala aromi di frutta esotica e agrumi. Birra scura estremamente luppolata da abbinare a se stessa.
Botte Antica, Volume alcolico 7%.
In etichetta ci sono botti di vino, il che ci fa immaginare una birra vinosa, affinata in botte. Sul retro è riportata l’aggiunta delle castagne.
(Wintage)
CRITERI
Aspetto visivo
Naso
Bocca
ABBINAMENTO PREFERITO
B Space Invader.
Si autodefinisce in etichetta “intergalactic black cascadian incredible pale ale”, citando Blade Runner (“e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser”). Ma il nome richiama un’altra leggenda, il mitico videogioco arcade Space Invaders.