Il cibo non si butta, questo lo hanno insegnato a tutti, no? Qualcuno deve aver preso totalmente alla lettera questo precetto, al punto di aver conservato una fetta di torta nuziale avanzata: quella del matrimonio del Principe Carlo e della Principessa Diana del 1981. Sono già passati 31 anni da quelle nozze, e la fetta di torta ormai non è più una ragazzina.
A Beverly Hills si sono convinti a metterla all’asta, assieme ad una fetta più giovane, quella della wedding cake di William e Kate. La casa d’aste Julien’s, specializzata in memorabilia di questo tipo, batterà il cimelio il mese prossimo e se siete interessati potrete mandare le vostre offerte anche on line: sappiate che il valore potrebbe oscillare tra gli 800 e i 1000 dollari. Non sappiamo in che stato sia la torta, nemmeno che sapore abbia, o perché mai qualcuno decise con lungimiranza di conservarne una fettina per oltre trent’anni ricavandone effettivamente un ottimo investimento.
In attesa di sapere chi se la aggiudicherà, vi invito a non storcere il naso e a non fare gli increduli, piuttosto provate a rovistare nelle vostre dispense e son certa che troverete qualche cimelio più vecchio di un quarto di secolo… In fondo siamo tutti un po’ hoardes (persone affette dall’ossessione per l’accumulo in ogni sua forma), come i protagonisti dell’inquietante reality Sepolti in Casa.
La realtà supera la fantasia ed è tempo di coming out e di rivelare i vostri feticci e cimeli gastronomici. Nel circo delle nostre vite e delle nostre abitudini ossessivo compulsive tutti abbiamo qualcosa di cui doverci vergognare: io per esempio conservo ancora il chewing gum che stavo masticando la sera in cui ricevetti il primo bacio. Era il 1991. Ma ho anche spezie di almeno 15 anni e bustine di Te che hanno traslocato con me di casa in casa. Son certa che anche voi, rovistando negli angoli più reconditi delle vostre dispense, trovereste qualcosa di assolutamente vecchio che tenete lì senza il coraggio di buttare perché non si sa mai… Confetti del battesimo, quelli della laurea o del matrimonio, bottigliette di cordiale, caramelle balsamiche, e chissà cos’altro. Quand’è che il cimelio diventa cianfrusaglia? Diciamocelo…senza vergogna.
[Crediti | Link: The Hollywood Blog, Juliens Auctions, immagine: Vanity Fair]