Esclusiva Dissapore: nella sesta sfida del 1° Campionato Italiano della pizza si scontrano due pizzerie della zona milanese: Tric Trac di Legnano e Ciripizza di Milano.
Pizzeria Tric Trac
In appena 30 min. di treno da Milano sono a Legnano per provare la pizza di Tric Trac. Arrivo che ormai è ora di pranzo, in giro poca gente, raggiungo a piedi via Grigna, stradina un po’ sperduta, coadiuvata dal fido iPhone. Bruno de Rosa, classe 1955, originario di Tramonti sulla costiera amalfitana, paese d’elezione di una blasonata scuola della pizza, apre la pizzeria Tric Trac 15 anni fa a Legnano, dove in breve diventa una piccola celebrità. Il locale è spartano, anche un po’ spigoloso, all’ingresso un enorme bancone rivestito di legno mi ispira “quasi centomila Montenegro e Bloody Mary” (cit.)
Mi accomodo e sbircio il menù. Wow, quante pizze! E quanti impasti, si può scegliere tra quello tradizionale, alle erbe e peperoncino, con enkir (un cereale mediorientale), allo zafferano, ai grani antichi, al basilico, con farina ai sette cereali, rustico, con impasto giallo, pizze degli dei con impasto olimpo, alle noci, agli antichi sapori con impasto speciale. Basisco e godo intimamente. Ma il Campionato mi richiama all’ordine, allontano le sirene e chiedo la solita margherita con bufala (impasto tradizionale).
– Aspetto visivo: disco di poco più piccolo rispetto alle dimensioni convenzionali, bordi ben definiti, bolle in rilievo, superficie ruvida e leggermente maculata.
– Cottura: al punto giusto e ben distribuita.
– Impasto/consistenza: all’esterno è più compatto rispetto alla classica pizza napoletana. Dentro è soffice, con l’alveolatura ben visibile. Lievitazione perfettamente riuscita.
– Leggerezza/digeribilità: abbastanza digeribile.
– Sapore: molto gustosa, dolce e vivace il pomodoro, smorzato e delicato il sapore della bufala.
– Vino/birra: ricco assortimento di birre artigianali, Le Baladin su tutto. Ampia e nazionale la proposta di vini
– Servizio: non proprio velocissimo, tuttavia cortese.
– Prezzo: € 9,00.
– Giudizio: piacevole per la goduria che procura, ricorda molto da vicino la pizza napoletana nonostante Napoli sia lontana, e anche parecchio.
Prezzo medio € 15/20,00
Voto 93
Pizzeria Ciripizza
Un mormorio neanche troppo sommesso indica in via Paolo Sarpi a Milano, ai confini con la zona di Chinatown, la presenza di una delle migliori pizzerie in città: Ciripizza. L’idea, sviluppata attraverso una serie di pizzerie in franchising, appartiene al pizzaiolo e imprenditore salernitano Cosimo Mogavero, il cui obiettivo è replicare a Milano la pizza della tradizione campana. Così, in una calda giornata di fine aprile, eccomi in via Paolo Sarpi piena di aspettative.
Dall’ingresso vedo subito il forno a legna tempestato di mosaici, poi entro nella sala, arredata con uno stile vagamente plastificato, i toni pastello dominano, accesi dai colori vivaci delle tovaglie e dai ritratti di volti femminili, un po’ inquietanti, penzolanti dal soffitto. Mi accomodo e ordino la solita margherita con bufala.
– Aspetto visivo: disco ampio e schiacciato con i bordi minuti. Profumi di basilico e origano.
– Cottura: l’avrei preferita più cotta.
– Impasto/consistenza: cornicione molto croccante, alveolatura poco definita e visibile.
– Leggerezza/digeribilità: malgrado lo spessore esiguo non è molto leggera.
– Sapore: anonimo, pomodoro vagamente acidulo, mozzarella poco saporita e dalla consistenza gessosa.
– Vino/birra: vini campani selezionati da Luciano Pignataro (mah!), birre soprattutto nazionali (Nastro Azzurro, Moretti, Menabrea) oltre alle classiche lager.
– Servizio: lento e impacciato, visto che il locale era praticamente vuoto.
– Prezzo: € 9,00.
– Giudizio: pizza deludente, aspetto poco invitante e sapore appiattito, poco gradevole il pomodoro. Mi ha ricordato una prova d’assaggio di qualche tempo fa.
Prezzo medio € 15/20,00
Voto 55
Passa al turno successivo la Pizzeria Tric Trac.
[Gli editor del 1° Campionato della pizza sono: Carmelita Cianci, Fabio Cagnetti e Andrea Soban. Immagini: Carmelita Cianci]