Antonio Ricci, il simpatico stempiatello tutto basette e pizzo euclideo padre padrone di Striscia la Notizia, tiene una conferenza stampa in cui tra un culo, una tetta ed uno scandalo a scelta, dichiara di fronte a giornalisti sbigottiti: «C’è sotto – riferendosi all’inesorabile avanzata grillina – anche la trama di Eataly (eeh?) e Farinetti (eeehh??), il quale sta utilizzando l’oro dei tedeschi (EEEHHH???). Sembra sia stato preso dai partigiani e diviso tra la curia e il padre di Farinetti. Tutto documentato. E ora arriverà nelle casse di Grillo che, quindi, non avrà bisogno di finanziamenti».
Non pago aggiunge: «Mi guardate perplessi. Quando ci sarà l’ottava guerra mondiale (ottava?) mi guarderete ancora così? Cosa ha preso la stampa italiana per non rendersi conto di questi fatti? Controllate. So che è una fatica».
Dopo aver letto queste strabilianti parole su Pubblicogiornale.it – il sito del nuovo giornale di Luca Telese – apro stancamente Google e poi Wikipedia alla pigra ricerca di qualche minimo appiglio (mica mi chiamo Woodward & Bernstein io).
Quel che ne esce è la storia di Paolo Farinetti – il padre di Oscar – scomparso nel 2009; classe 1922, partigiano della Ventitreesima Brigata Matteotti, ex vicesindaco di Alba perché «il sindaco doveva essere democristiano e io ero rosso», socialista nenniano mai sedotto dalle sirene craxiane, il “Capitano Paolo” fonda nel 1967 l’ottimistica UniEuro dalla cui vendita nel 2004 vengono complessivamente incassati in varie tranche, ottimi 570 milioni di euro ca. L’impero farinettiano nasce da qui. O no?
Ora qui si tratta di stabilire un po’ in quale format preferite immergervi: potete decidere di andar dietro a Ricci e fare i complottisti, oppure derubricare la vicenda a “provocazione” e considerare l’ex autore dei testi di Grillo un simpatico burlone (che nessuno alla data ha però querelato).
Potete decidere che la triade Grillo-Ricci-Farinetti sia stata soggiogata da GianMephisto Casaleggio oppure che sia l’ennesima astutissima mossa di marketing di SuperOscar; a voi la scelta.
A me l’idea che Giampaolo Pansa possa mettersi a scrivere un nuovo saggio romanzo sull’oro dei vinti mi fa gelare il sangue.
[Crediti | Link e immagine (ritoccata): Pubblico Giornale]