Qual è il tallone d’Achille della cucina contemporanea? Che non ti affezioni perché non ricordi cos’hai mangiato. Composizioni così belle e buone e artistiche, e così lontane da ogni riferimento consolidato nella tua memoria, che la loro impressione si dissolve subito dopo averle assaggiate.
Ma a Milano, da Trussardi Scala, il ristorante più bello della città per via della vista e degli interni, avrete la piacevole sorpresa di riuscire a mantenere il ricordo dei piatti che più vi sono piaciuti.
Perché Luigi Taglienti, pur avendo fatto tutta la trafila dello chef contemporaneo (ha lavorato in Italia e all’estero, ha conquistato una stella Michelin a Cuneo, si esibisce nelle infinite fiere del gusto), non soffre di quella specifica ansia da prestazione che spinge molti cuochi di talento a proporre piatti cervellotici e spesso strampalati.
Taglienti, con tutte le sue tecniche e le sue invenzioni, sa darvi il sapore di qualcosa che conoscete e ricorderete: provate il “totano ai ferri e condimenti di un totano ripieno in salsa diavola”; gli spaghetti al sugo di cima di rapa, scampo alla plancia, mollica e bottarga di muggine; il riso mantecato al limone, acciughe e cardamomo; la spigola al vapore e rabarbaro; le composizioni di frutta e verdura…
Difetti? In cucina, niente da segnalare.
Notata semmai una certa fretta nello sparecchiare, e notato l’aperitivo-trappola (se ve lo offrono, ricordatevi che non è offerto, e potrebbe alzarvi il conto di 25 euro).
Quanto ai prezzi: all’ora di pranzo potete provare il brivido dell’alta ristorazione con due portate, acqua e caffè a 50 euro, oppure tre a 65. I menu degustazione sono da 130 euro (7 piatti) e 150 (12 piatti).
Trussardi alla Scala,
Piazza della Scala 5, Milano.
Tel.: 02 8068821.
[Crediti | Dalla rubrica “Cibo e Oltre” di Camilla Baresani su Sette, inserto del Corriere della Sera. Immagini: Facebook/Camillo Langone, Trussardi]