Prendete il ponte di Ognissanti beneficiato da una bella giornata di sole, aggiungete la voglia di hamburger scolpita nel palato con una permanenza che Mosè se la sognava, condite con il boom del panino gourmet, ormai un reperto archeologico eppure appena convalidato dal Corriere/Milano con apposita classifica, e capirete perché ho pensato di pranzare da Tizzy’s N.Y. Bar & Grill, Alzaia Naviglio Grande 46, a Milano, zona in forte ascesa, come certifica la presenza della catena di gelaterie Amorino, che qui ha aperto il terzo punto vendita del nostro paese.
Non c’è molta Milano una volta varcata la soglia, il riferimento programmatico è New York, come dichiarato dalla giovane americana effigiata nel nome, Tizzy Beck, che colpita da saudade per la Grande Mela voleva ricreare un ambiente a lei familiare.
Più che a stelle e strisce, tutto, dal menu all’arredo, è a rombi bianconeri, persino le pareti dei bagni, diamine. Americaneggianti invece i camerieri, che dialogano tra di loro in perfetto slang e vestono t-shirt pro-Obama (oggi saranno felicissimi), oltre ai dolci, cheesecake, milkshake, brownie cari alle ragazze-bene che vivono all’interno della cerchia dei bastioni, cioè nel centro storico della città. Ciliegina sulla torta (tanto qui nessuno sembra far caso alle calorie) il coke float, gelato servito in un bicchiere ripieno di Coca Cola.
Sul menu scritto interamente in inglese cinque tipi di sandwich e altrettante insalate, dominante la Caesar’s Salad , quindi il pezzo forte rappresentato da 10 hamburger, con l’opzione doubleburger a 7€ in più, serviti con la patatine fritte per un prezzo tra i 10 e i 12 euro.
Ci si disseta scegliendo tra l’ottima Brooklyn Brewery alla spina, oppure, per chi disdegna l’alcool, con diversi soft drink, dalla ginger beer ai succhi bio al tè freddo. Col locale rumorosamente pieno, attendo un po’ quindi fermo un cameriere e chiedo il mio Ellen & Norman Burger, avendo optato per cheddar (il più famoso formaggio inglese) e bacon, servito all’americana, ovvero aperto, così da poterlo personalizzare con le salse.
Ci sono rimasto male perché l’attesa non è stata premiata.
La carne, modellata in cucina prima di essere grigliata e richiesta ben cotta, perde vistosamente la sfida con i nuovi templi dell’hamburger gourmet meneghino, Al Mercato e Ham Holy Burger su tutti, scipita almeno quanto il il ketchup che sembra addirittura allungato.
Molto cotto il bacon, ridotto alla consistenza di due bacchette di legno: peccato che questo sia un hamburger e non la colazione dei londinesi, mentre il pane, che per compattezza attribuirei al giorno prima, non rende giustizia al morbido panino di un hamburger degno di questo nome.
Posso parlarvi delle patatine solo perché mi sono incaponito ordinandole tre volte, visto che, diversamente dai miei vicini di tavolo, dopo 20 minuti se n’erano perse le tracce. Non sto a puntualizzare chi fosse arrivato prima o dopo tanto l’avete capito. Peccato che nel frattempo i double burger dei vicini fossero diventati mono, mal comune mezzo gaudio, come si dice.
Alla fine patatine congelate dal taglio sottile, irrobustite con un pizzico di pepe che non piace a tutti ma assicura una nota interessante, pur essendo garanzia di arsura spegnibile solo con doppia razione di Brooklyn Brewery.
Tizzi’s N.Y. Grill & Bar
Alzaia Naviglio Grande 46, Milano
Tel: +39 02 58118227