Quanti e quali sono i ristoranti che hanno perso la stella nella Guida Michelin 2023? Sicuramente quello passato è stato un anno complicato per la ristorazione, inutile spiegare perché. Per le stesse ragioni è stato anche un anno movimentato, con numerosi spostamenti e cambi di casacca. Non stupiscono troppo, dunque, almeno alcune delle stelle perse: per le altre lasciamo a voi le valutazioni. Ecco quali sono i ristoranti non più stellati nella nuova edizione della Guida Rossa:
I ristoranti che perdono la stella Michelin per chiusura
Alcuni per chiusura, altri per (de)merito, o abbandono dello chef. I ristoranti che perdono la stella nel primo gruppo sono dieci:
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- Claudio a Bergeggi (SV)
- Perillà a Castiglione d’Orcia (SI)
- Locanda Vecchia Pavia “Al Mulino” alla Certosa di Pavia (PV)
- Da Francesco a Cherasco (CN)
- Meo Modo a Chiusdino (SI)
- Petit Royal a Courmayeur (AO) – chiusura per rinnovo locali (lo chef Paolo Griffa si è trasferito ad Aosta, dove ha già guadagnato la sua prima stella Michelin)
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- Osteria dell’Arborina a La Morra (CN) – chiusura per rinnovo locali (ne avevamo parlato tempo fa)
- Righi la Taverna, San Marino
- Don Alfonso 1890 a Sant’Agata dei Due Golfi (NA) – chiusura per rinnovo locali (due stelle in meno che fanno rumore, non fosse per il rinnovo locali e per l’annuncio che il “nuovo” Don Alfonso 1980 riaprirà nel 2024 )
- Danilo Ciavattini a Viterbo
I ristoranti che perdono la stella Michelin per (de)merito
Quelli che perdono la stella e basta sono invece ben sedici:
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- Frosio ad Almè (BG)
- Stube Gourmet ad Asiago (VI)
- La Veranda Del Color a Bardolino (VI)
- Mistral a Bellagio (CO)
- Nido del Picchio a Carpaneto Piacentino (PC)
- Feva a Castelfranco Veneto (TV)
- I Salotti a Chiusi (SI)
- Astraù a Collepietra (BZ)
- La Leggenda dei Frati a Firenze
- La Magnolia a Forte dei Marmi (LU)
- Dolomieu a Madonna di Campiglio (TN)
- Parizzi a Parma
- Locanda 4 Ciacole a Roverchiara (VR)
- Zanze XVI a Venezia
- Maxi a Vico Equense (NA)
- Innocenti Evasioni a Milano
Due, infine, i ristoranti che passano da due a una stella:
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- La Madernassa a Guarene
(ce lo si aspettava, dopo l’addio di Michelangelo Mammoliti, anche se erano tanti gli entusiasmi per il nuovo chef Giuseppe D’Errico)
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- La Trota a Rivodutri
La somma fa il totale: sale a 385 il numero dei ristoranti stellati in Italia: 335 una stella, 38 due stelle e 12 tre stelle, con l’arrivo di Antonino Cannavacciuolo nell’Olimpo dei ristoranti premiati dalla Michelin con il massimo riconoscimento possibile. In tutto, sono 38 le nuove stelle italiane presentate oggi dalla Guida Michelin 2023, divise tra 13 Regioni diverse, con il bel primato di 20 chef sotto i 35 anni e sei sotto i 30.