Di una cena iperfotografata al ristorante [omissis] non ricordo un piatto che sia uno. Dei piatti di Mauro Uliassi ne ho mandati a memoria trentasette senza mai fotografarli. Intendiamoci, aprire ufficialmente il “te lo dico io time” è inutile: anche i bambini di 5 anni capiscono che un’immagine vale millemila parole. Solo che a volte mi viene un dubbio: non staremo mica esagerando? Noi dell’Internez dico, in particolare noi bungabunghisti del carboidrato. Guardate qui. Io che a El Bulli non c’ero, provo a immaginare cosa significhi vivisezionare ogni istante della tua cena. Io che a El Bulli non c’ero, provo a realizzare come devono sentirsi i vivisezionati, da Ferran Adrià giù fino all’ultimo commis. Ma allo stesso tempo, io che a El Bulli non c’ero, strabuzzo per lo sproposito visuale, la sfrenatezza dell’istinto, e pure, diciamolo, per la decadente bellezza dell’insieme. Nella sua recensione, Adam dello scintillante blog A life worth eating ha radiografato la cena a El Bulli di Ferran Adrià con sessanta fotografie (60!) e 5 video.
LE FOTOGRAFIE
I VIDEO
Eccesso malato e pornografico di dettagli, effetto sorpresa (dei piatti) azzerato, fastidio dei commensali precipitati in una specie di set cinematografico. Certo, anche la bellezza dell’informazione boccone per boccone, ma io che a El Bulli non c’ero, penso che insomma, però, tuttavia, forse qualcosa deve cambiare.
Ma sappiamo che per i gastrofanatici El Bulli rappresenta la terra promessa, gli eccessi potrebbero dipendere dall’entusiasmo. Non è così, Adam dello scintillante blog A life worth eating usa lo stesso metodo per ogni lussuosa mangiatoia. Prendiamo il Combal.Zero dello chef Davide Scabin. Diciotto fotografie e 3 video.
LE FOTOGRAFIE
I VIDEO
Quindi, caro il mio piccolo lettore, il tema di oggi è: Recensioni o pornografia?
[Fonti: Uliassi, El Bulli + foto, video… tutto insomma, dallo scintillante blog A Life worth eating. Grazie a Massimiliano per la segnalazione]