Caro Dissapore, lunedì scorso ho festeggiato il compleanno invitando a cena le mie migliori amiche. Dopo qualche convenevole, la conversazione si è spostata, sai che novità, sui ristoranti. Una domanda mi ha colpita.
Qual è stata la peggiore cena della tua vita?
Così a freddo, non sapevo cosa rispondere. Avevo rimosso quello che mi è capitato anni fa in un ristorante-pizzeria. Dove ho atteso 45 minuti prima che qualcuno si degnasse di chiedermi cosa ci facevo lì, chissà, magari volevo mangiare. Motivo? Poteva farlo solo il titolare, l’unico tra una decina di camerieri autorizzato a usare l’orrenda macchinetta trasmetti-ordini. Solo che contemporaneamente, preparava i conti alla cassa e serviva in sala. Per cui nessuna sorpresa quando, 35 minuti dopo, mi sono vista recapitare una bella pizza fumante. Io che ne avevo ordinate due (cenavo con il mio ragazzo). Non mi sono meravigliata nemmeno quando il titolare, di sua iniziativa, ha fatto portare al nostro tavolo due tiramisu. Voleva farsi perdonare. Peccato che io non mangi il tiramisu, e siccome quello era il mio periodo low-carb, nemmeno gli altri dolci. Risultato? Li ho fatti rimandare indietro, ho chiesto il conto, l’ho pagato (per intero), e ce ne siamo andati. Credo di non essere la sola cui sono capitate cose del genere. Anzi, mi piacerebbe chiedere ai tuoi lettori qual è stata la peggiore cena della loro vita?. E se nel loro giudizio conta più il cibo o il servizio. Ciao, Laura.
Immagine: Serious Eats