Posseduta dallo spirito di Tremonti, ma era solo un esempio, capisco che citare qualsivoglia economista sarebbe più prudente, mi accingo a compilare la guida di Dissapore ai 10 posti con il miglior rapporto prezzo/felicità. Dopo Roma, Milano, Genova, Firenze, Perugia e un contestatissimo episodio bolognese (ma tra post e commenti l’elenco di indirizzi è ciclopico), oggi è il turno di Palermo.
I CUOCHINI, Via Ruggero Settimo, 68 – Tel. 091 581158.
Sotto le volte di un vecchio palazzo c’è una piccola rosticceria, degno luogo di culto per adoratori del cibo di strada. Un tripudio di panelle e crocché, pane con la meusa, sfincione e più che altro la meglio arancina in città (non azzardatevi a chiedere l’arancino, quello “è roba per turisti che guardano Montalbano o per catanesi e messinesi. L’arancina, come tutto ciò che è bello, a Palermo è femmina”. Cit. Archestrato). Aperto per pranzo e cena. Chiuso la domenica.
Prezzo medio: € 5,00.
CIBUS, Via Emerico Amari, 64 – Tel. 091 6122651.
Locale multifunzione in zona Politeama: enoteca, bottega, supermercato e ristorante, tuttoinsiemeappassionatamente. Si viene per fare la spesa o per mangiare signorilmente attovagliati tra le casse di vino. Cucina verace e traboccante, viste le porzioni. Immancabili crocchè, panelle e sfincioni ma c’è spazio anche per i classici: caponata, pasta con le sarde o la bottarga e pesce spada. C’è perfino la pizza cotta nel forno al legna. Ben fornita l’enoteca. Aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 23.00.
Prezzo medio: € 15,00 – 20,00.
IL BARO, Via Mario Rutelli, 20 – Tel. 091 303110.
Ristorantino–pizzeria secondo la dizione classica, ambiente accogliente in stile rustico tutto cotto, mattoncini a rilievo e legno, con le possenti travi a vista del soffitto. Dal forno a legna escono 42 tipi di pizza. Carne, pesce e piatti della tradizione completano il menu, consigliate le “Linguine Bronte”, gamberi e pistacchi. Aperti solo la sera dal martedì al sabato, la domenica anche a pranzo.
Prezzo medio: € 20,00.
MI MANDA PICONE, Via Paternostro, 59 — Tel: 091 6160660.
Seducente winebar del centro storico ricavato da una struttura del trecento con vista sulla vicina Chiesa di San Francesco. Zona degustazione a piano terra e uno spazio per cenare al primo piano rivestito di volte in muratura e legno. Primo attore è il vino, soprattutto siciliano, che si può scegliere direttamente dagli scaffali. Frequentato dall’aperitivo alla cena, incentrata su piatti di stagione che non smentiscono l’impressione di trovarsi in un locale molto curato. Aperto solo la sera, chiuso la domenica.
Prezzo medio: per aperitivo €10,00, per cena € 25,00.
ANTICA FOCACCERIA SAN FRANCESCO, Via Alessandro Paternostro, 58 – Tel. 091 320264.
Vi comunico ufficialmente che L’Antica Focacceria non è più quella di una volta, così ci capiamo subito. Facile che oggi a sdilinquirsi in racconti sognanti del locale sia qualche turista. Ciò nonostante resta un indirizzo che vale la visita per la tipica gastronomia popolare: pane e panelle, pane con la milza, sfincione, pasta con le sarde. Aperto a pranzo e cena, chiuso il martedì.
Prezzo medio: street food € 5,00 – 10,00; per un pasto completo € 20,00 – 25,00.
OSTERIA PARADISO, Via Serradifalco, 23.
Né telefono né menu, ma la quintessenza della cucina tradizionale palermitana. Spazio esiguo e spartano, pochi tavoli, no dress-code suppongo, e i piatti senza fronzoli elencati a voce: polpo bollito, caponata, pasta con i broccoli arriminati, bucatini al nero di seppia, pasta con l’anciova, gamberoni crudi, grigliate di saraghi o pesce spada, dentice e triglie. Com’è facile intuire qui il pesce fresco rulez. Aperto a pranzo. Chiuso la domenica.
Prezzo medio: € 20,00 – € 25,00.
PASTICCERIA CAPPELLO, Via Colonna Rotta, 68 – Tel. 091 489601.
Per il cioccolatomane equivale al primo concerto di Baglioni per una quindicenne. Nel centro storico, Cappello annovera tavolette, praline e dolci al cioccolato con mousse e torte, soprattutto la celebrata Setteveli. Anche pasticceria classica con brioche morbidissime, cassata e cannoli. Aperta dalle 7.00 alle 22.00. Chiuso il mercoledì.
Prezzo medio: € 5,00 – 10,00.
NNI FRANCO ‘U VASTIDDARU, Corso Vittorio Emanuele, 102 – Tel. 091325987.
No-frills eletto a stile di vita. Si mangia sui tavolini di plastica nella piazzetta antistante ed è già, come non dirlo, grasso che cola. Le fritture “vastiddaru” andrebbero incluse tra le 10 cose da mangiare almeno una volta nella vita, e dovete consigliare ai vostri meglio amichetti i famosi panini con la meusa. Aperto a pranzo e cena.
Prezzo medio: € 5,00.
AGLI ANTICHI SAPORI PALERMITANI, Via Messina Marine, 683 – Tel. 3398470318.
Il regno delle stigghiole: budella di agnello lavate in acqua e sale, condite con prezzemolo con o senza cipolla, infilzate in uno spiedino e cucinate sulla brace. Anche la frittola, va detto, è strepitosa. E poi, ovviamente, pane ca’ meusa, panelle, crocchè e tutte le hit del cibo di strada. Aperto a pranzo e cena.
Prezzo medio: € 5,00.
PASTICCERIA OSCAR, Via Mariano Migliaccio, 39 – Tel. 091-6822381.
Aperta nel 1969 da Vincenzo Di Gaetano è reputata tra le migliori pasticcerie in città. Nomea non proprio semplice da acquisire in una città di pasticcerie come Palermo. Splendidi cannoli e dolci di ricotta, da record di bontà le torte, specie al pistacchio e alla Mozart. Capite il mio stato d’animo, per favore, al cospetto dei profiterole. Chiuso il martedì.
Prezzo medio: € 5,00 – 10,00.
[Crediti | Indirizzi compilati con il contributo di Marco Blanco aka Archestrato. Immagini: Caponata, Flickr, Google, Italianrestaurantandrecipes, New York Times, Palermo Daily Photo, Sigrid Verbert]