Presentare 10 esempi di favorevole rapporto prezzo/felicità nelle città italiane, ecco a cosa serve la serie low-cost di Dissapore. E oggi, dopo Roma, Milano, Genova, Firenze, Perugia, Bologna, Palermo e Torino, in attesa di superare indenni le 11 dell’11/11, ci fermiamo a Napoli.
OSTERIA DA TONINO, Via Santa Teresa a Chiaja, 47 – Tel. 081 421533.
Pavimento a mosaico, legno in ogniddove, specie nei tavoli e nelle sedie anni ’50. Lo stile è rustico ma questa è l’osteria di culto della zona “bene” di Napoli, posto imperdibile per una serie di ragioni riassumibili in una: è la migliore per la cucina popolare, fondata su piatti storici: genovese, pasta e ceci, pizzaiola, polpette al ragù, salsicce e friarielli, baccalà, solo per citarne alcuni. Menù stagionale, vino sfuso o etichette quasi esclusivamente campane. Sempre aperto a pranzo, anche la domenica. La sera solo nel fine settimana. Prezzo medio: € 20,00 – 25,00.
FRIGGITORIA VOMERO, Via Cimarosa 44 – Tel. 0815 783130.
Salendo in collina, nell’elegante zona del Vomero, la volta celeste della frittura napoletana si chiama Friggitoria Vomero, dal 1939 di proprietà della famiglia Acunzo. Fritti prettamente da asporto nel cosiddetto “cuoppo” di carta: arancini, crocchè, paste cresciute (il pezzo forte), melenzane, fiorilli, calzoni ripieni. Applausi a spellamano e benvenuti nel club dei trigliceridi. Chiuso la domenica.
Prezzo medio: € 3,00 – 5,00
TIMPANI & TEMPURA, Vico delle Querce 17 – Tel. 081.5512280.
Dal carismatico Antonio Tubelli, o se preferite, nella sua rinomata bottega di Piazza del Gesù, la sosta è obbligatoria. Nasce nel 1998 per recuperare piccole produzioni poco reperibili, diventando in breve un tempio dell’artigianato alimentare locale, specializzato in formaggi, salumi e perle come i pomodorini gialli del Vesuvio. C’è poi un banco-vetrina con i piatti da consumare nella piccola sala o sugli sgabelli: gattò, sartù, timpani (timballi di pasta), tempura (fritto in pastella), sformati, braciole al ragù, polpette con possibilità d’asporto. Chiuso la domenica pomeriggio. Prezzo medio: € 25,00
CIBI COTTI – NONNA ANNA, Via Ferdinando Galiani, 30/14 Mercatino Rionale Torretta – Tel. 081 682844.
La storia di Anna Pappalardo, per tutti l’ultraottantenne Nonna Anna, è di quelle rubricabili come troppo-belle-per-essere-vere. Dal 1963 all’interno di un mercatino in zona Mergellina, Anna cucina i classici della tradizione napoletana cambiando menù, a eccezione di alcuni evergreen, praticamente tutti i giorni. Ci si siede ai pochi tavoli apparecchiati alla buona per mangiare pasta e fagioli, pasta e patate, gattò, genovese, paste al forno, gnocchi alla sorrentina, pizzaiola, spezzatini, trippa e baccalà. Possibilità di asporto e vino orgogliosamente campano. Tra gli affezionati il regista Paolo Sorrentino. Aperto solo a pranzo dal lunedì al sabato. Prezzo medio: € 15,00
MOTUS, Piazza Municipio 5/6 – Tel. 081 5520262.
A pochi metri dal porto turistico dei crocieristi, un locale elegante di impronta moderna e minimalista, che è un inedito mix tra un ristorante, una gelateria, e di recente, una pasticceria griffata Marigliano, nume tutelare del settore. Posto ideale per pause-pranzo sobrie ma focalizzate su ottimi ingredienti. Si va da Motus anche per l’aperitivo o per una cena fatta di piattini abbinati a una bella selezione di vini e champagne. Aperto a pranzo e cena. Prezzo medio: € 20,00 – 25,00.
GAY ODIN, Via Vetriera 12 – Tel. 081 417843.
A Napoli, persino i sassi conoscono la storica fabbrica del cioccolato artigianale di Chiaia, battezzata oltre un secolo fa da Isidoro Odin, cioccolatiere piemontese di origine svizzera. Danno la linea tronchetti di cioccolato foresta, noci ripiene di crema gianduia, cioccolatini Vesuvio, così chiamati per la vulcanica forma, e una serie infinita di dolci ineludibili, specie se al cioccolato. Aperto tutti i giorni. Prezzo medio: dipende, con € 25,00 soddisfazione garantita.
TAVERNA DO’ RE, Via Supportico Fondo Di Separazione, 2 – Tel. 081 5522424.
Nelle vicinanze del teatro Mercadante, a pranzo è semplice ma corretta cucina napoletana zeppa di riferimenti classici come le molte minestre. Tocco gourmet a cena, con interessanti riedizioni di piatti locali, menu ampio e atmosfera raccolta. Grande selezioni di vini campani. Aperto a pranzo e cena. Chiuso la domenica sera. Prezzo medio: € 25,00 a pranzo, leggermente più alto a cena.
TRATTORIA NENNELLA, Vico Lungo Teatro Nuovo, 103 – Tel.081 414338.
Dal dopoguerra è l’indirizzo sicuro dei quartieri spagnoli, fedele a una cucina popolare diretta ma genuina. Menu di impianto classico ma anche possibilità di asporto, grande teatralità nel servizio (Ciro Nennella è uno showman) e affollamento assicurato. Quintessenza della napoletanità. Aperto a pranzo e cena. Chiuso la domenica. Prezzo medio: € 15,00
PESCHERIA MATTIUCCI, Vico Belledonne a Chiaia, 27 – Tel. 081 2512215.
Pescheria con cucina, celebre anche nella versione londinese, e, da poco, milanese, che a pranzo serve il pescato del giorno in tutte le salse possibili, rendendolo disponibile per l’asporto. Tutti i martedì, giovedì e venerdì va in scena, è il caso di dirlo, l’aperitivo, vini freschi e leggeri, pesce crudo o semplicemente cucinato: frutti di mare, pesce spada, tonno rosso, calamari e così via. Chiuso il lunedì. Prezzo medio: € 25,00.
CHALET CIRO, Via Mergellina, 31 – Tel. 081 669928.
A un passo dal mare, con i tavolini all’aperto tutto l’anno, lo Chalet di Ciro è bar pasticceria con cucina tuttofare, che dal 1952, in tempi non sospetti, propone a pranzo primi piatti corretti, panini e tramezzini. Inarrivabili le brioche col gelato, da provare a tutti i costi. Piacevoli i drink e il momento dell’apertitivo. Aperto tutti i giorni. Prezzo medio: € 5,00 – 10,00
[Crediti | Indirizzi compilati con il contributo di Giampiero Prozzo. Immagini: New York Times, OriginalItaly, A tavola con Mimì, Campania su web, MyLocalGuide]