L’analogo elenco romano ha provocato la smorfia schifata dei milanesi, così, oggi, è possibile godere dei 10 low-cost più inarrivabili di Milano secondo Dissapore. Momento lisergico. Al solito, io mi sono speso per le pietre angolari, ditemi voi chi ho dimenticato.
MIRTA, Piazza San Materno, 12 – Tel. 02/9118 0496 (trattorie).
Juan è uruguaiano ma lavora sul Grande Rimosso della cucina tricolore, e con questi prezzi a Milano son pochi a tenergli botta sulle zuppe, il coniglio in guazzetto di pomodoro, i patè con la burrata o con l’insalata d’arance modello Sicilia. Accoglienza calda tanto che alla seconda volta guardavo gli amichetti con l’espressione: “mi confermi che siamo a Milano”. Per i catalogatori senza se e senza ma, Mirta è la tipica osteria che oggi definiremo Slow Food.
PREZZO MEDIO: 20 € a pranzo, 40 a cena.
BQ, Via Losanna, 36 – Tel. tel. 02/3469 1006 (birrerie).
Una cosa che m’ha aperto il cuore e fatto pensare che non viviamo nel peggiore dei mondi possibili, non ancora insomma. Dico, sapere che esiste una bella birreria, con 24 spine e 200 birre da asporto a Milano, e che prospera addirittura, con altre due aperture. Seguite il consiglio con entusiasmo condiviso, gli amici vi ringrazieranno anche per gli ottimi panozzi. E potrete fingere di essere a Piozzo. BQ apre dal lunedi al sabato dalle ore 12 alle 2.
PREZZO MEDIO: 15/20 €.
CHIC’N’QUICK, Via Cardinale Ascanio Sforza, 77 – Tel. 02/8950 3222 (ristoranti).
Post-trattoria e secondo indirizzo milanese del celebre chef Claudio Sadler. A pranzo leggi: primo, secondo e dolce per 20 euro e pensi sia la versione naviglio pavese del D’O di Davide Oldani, stessi prezzi stessa (giustificata) pompa. E anche se non sei nel tuo angolo d’arredo urbano di riferimento, all’interno tutto è così puntigliosamente ordinato d’istinto riordini anche le foglie delle insalatone. Grande offera di formaggi.
PREZZO MEDIO: 20 € a pranzo, 45 a cena.
LON FON, via Lazzaretto, 10 – Tel. 02/2940 5153 (cinesi).
Per ragioni che nemmeno io capisco fino in fondo (azzardo-1) l’impossibilità di inciampare nella minima traccia di folclore in favore di una sobrietà che esercita il suo fascino snob, (azzardo-2) la distanza da qualsivoglia assunzione sulla cucina dei ristoranti cinesi, tipo “chissà da dove vengono gli ingredienti” o “questo gelato è alluvionato da una stiva di olio fritto”. Lon Fon è il migliore cinese di Milano da qualcosa come 30 anni, il solo dove a parte i galletti e gli scorfani, ordinerei gli involtini primavera.
PREZZO MEDIO: 28/30 €.
VINODROMO, Via Salasco, 21 – Tel. 02/3296 0708 (enoteche).
Michele Mamoli, un ragazzino praticamente, è il fabbricatore dell’enoteca più potentemente iconica della città, a iniziare dal calore del suo piccolo antro tutto legno e tinte vibranti, passando per la rotazione pressoché quotidiana dei pochi piatti caldi, fino alla verità che dovete essere pronti ad accettare. Per numero di etichette (oltre 600), inarrivabilità delle stesse, e percentuale di ricarico non esiste a Milano offerta più competitiva di questa. Vinodromo è aperto solo di sera.
PREZZO MEDIO: 25 €.
ZIO PESCE, Via Cicco Simonetta, 8 – Tel. 02/5810/9145 (ristoranti).
Se a Milano esitesse l’Ikea del pesce sarebbe così, solo più grande. Perché Zio Pesce costa poco? Che domande, per la nobile causa del low-cost, quindi solo pesce e solo pesce disponibile oggi. Anche interni kitsch, tavoli (piccoli) di legno, sedie impagliate, tovaglie a quadrettoni. In compenso, spolverare 3 portate (risotto, il fritto aggraziato più un dolce) costa 25 euro vini esclusi. Zio Pesce, fin dal nome, è tutta sostanza. Da qualche mese anche in Via Maffei, zona Porta Romana.
PREZZO MEDIO: 25 € senza vino.
ALLA VECCHIA LATTERIA, Via Via dell’Unione, 6 – 02/8744 01 (ristoranti).
Se per voi una latteria milanese di fine ‘800 dall’aria familiare è un prepotente invito a smettere di lavorare, nulla può eguagliare l’esperienza mettibile in saccoccia chez Notari, tra l’educato sfilare degli habitué con cui, causa tavoli piccoli e uno addosso all’altro, pranzare spalla a spalla. Insomma, lochescion un po’ tipo “Vecchia Milano”, ma più Ikea. Ipnotico il patron, Giorgio Notari, ma voi non avrete occhi che per le tagliatelle ai fiori di zucchina e zafferano, le omelette, le burrate o le parmigiane di melanzane. Aperto solo a pranzo, per ora.
PREZZO MEDIO: 25 €.
ANGOLOMILANO, Via Boltraffio, 18 – Tel. 02/6831 16 (post-trattorie).
Locale dall’ampio volume di traffico umano viste le dimensioni, iscrivibile al genere post-trattoria. “Trattoria” perché l’ambiente è quello, con tanto di volta a botte, “post” perché AngoloMilano (tuttattaccato) seduce più di una trattoria. Cucina eclettica, milanese-oriented diciamo (ma c’è anche la Cacio-e-Pepe) che male non è, più birre del Birrificio di Lambrate e sorrisi contagiosi del personale.
PREZZO MEDIO: senza vino e con qualche sforzo si resta entro i 25 €.
PASTICCERIA SISSI, Piazza Risorgimento, 6 – Tel. 02 76014664 (brunch).
Per la serie propositi che vanno velocemente mantenuti, chi non l’ha fatto finora vada in questa bella pasticceria con annessa veranda e clima cosmopolita. Anche per cancellare l’idea che troppi milanesi hanno del brunch, una specie di assalto pigliatutto al buffet. No, Sissi indossata l’aria da bistrot disincaglia la voglia di quiche o di luminosi bagel al salmone, e il dolce non è da meno. Brunch solo sabato e domenica, affollamento da mucchio selvaggio.
PREZZO MEDIO: 15/20 €.
TRATTORIA ATIPICA, Via Mac Mahon, 84 – Tel. 02/3272 475 (trattorie).
Da rifare prestissimo, perché l’interno più che atipico sembra il peggiore di tutti i tempi, ma Irma la cuoca è la mamma che abbiamo sempre sognato, capace di soverchiare eoni di giovani promesse (questo per non rinunciare mai a una sana vis polemica). E un’insperata botta di fortuna potrebbe assegnarvi un tavolo nel cortile di Barbie. All’Atipica si prendono le orecchiette ragù e cacioricotta, l’agnello alla cacciatora, la torta al cioccolato, e non per scendere a bassi livelli di pezzenteria, ma porzioni così non le vedete da un po’, ammesso che la abbiate mai viste.
PREZZO MEDIO: senza vini 23 €.
[Della stessa serie: Roma low-cost | 10 indirizzi dall’inarrivabile rapporto prezzo felicità. Crediti | Compilato insieme all’editor di Intravino Danilo Ingannamorte, immagini: New York Times, Alchimia del Gusto, Migliori Ristoranti Milano, Buongiorno Italia, Ferrobattuto, Il Corriere della polpetta]