Analizzare la sindrome da pizzata più cara d’Italia dei milanesi è complicato quasi quanto definire il concetto di “cara”. C’entra la pizza, ovviamente. C’entra la birra media, o tutto quel generico liquido aranciato che passa sotto il nome di. C’entra il coperto, il famigerato balzello nazionale. Tutti elementi fondanti il costo della pizzata descritto dai milanesi, appunto, come “il più caro d’Italia”. E’ così? E quali sono le ragioni? Entriamo nel dettaglio con alcuni prezzi raccolti dal Corriere.
AL PIATTO
Specialità, via Calvi, 29 – margherita 12 (solo bufala), birra media 6, coperto 4. Totale 22€.
Piccola Ischia, via Morgani, 8 – margherita 5, birra media 3,3, coperto 1. Totale 8,5€.
Ciripizza, via Sarpi, 63 – margherita 5, birra media 4,5, coperto 1,5. Totale 11€.
Bio Pizza, c.so Italia, 16 – margherita 6,8, birra media 4,8, coperto 2,5. Totale 14€.
Biagio, via Monti, 28 – margherita 7, birra media 4,5, coperto 1,5. Totale 13€.
Calabiana, via Calabiana, 3 – margherita 9, birra media 3, coperto 2,5. Totale 14,5€.
AL TRANCIO
Spontini, via Spontini, 4 – margherita 5, birra media 4, coperto gratis. Totale 9€.
Da Giulio, c.so Gottardo, 38 – margherita 4, birra media 4,5, coperto 1. Totale 9,5€.
CATENE
Rossopomodoro, via Molino Armi, 47 – margherita 6, birra media 4,3, coperto 2. Totale 12,3€.
Fratelli La Bufala, viale Sabotino, 1 – margherita 6,5, birra media 4,5 coperto 2. Totale 13 €.
Pizzeria Naturale, via De Amicis/Correnti – margherita 5,5 birra media 4, coperto gratis. Totale 9,5€.
Per rispondere alle domande può essere utile il dato raccolto da Altroconsumo, associazione per la difesa dei consumatori, che ha contabilizzato gli aumenti della pizza margherita dal 2001 a oggi in 5 città italiane:
Bari +45%
Milano +44%
Napoli +24%
Torino +21%
Roma +20%
Ma più che altro, stupisce il prezzo medio della pizzata in altre città italiane.
Milano: margherita 7,3 – totale 17,5€.
Roma: margherita 6 – totale 13,5€.
Genova: margherita 6,5 – totale 11€.
Napoli: margherita 4,2 – totale 10€.
Bologna: margherita 7 – totale 10,5€.
Firenze: margherita 7,5 – totale 13,5€.
Palermo: margherita 4,6 – totale 10€.
Torino: margherita 7,4 – totale 12€.
Attribuire a tutte le pizzerie napoletane le stesse virtù risolutive di uno Starita a Materdei o di un Sorbillo significa generalizzare, ma che la pizzata milanese costi 7,5 euro in più rispetto a quella napoletana, mediamente superiore, alza il livello delle ingiustizie di questo Paese.
Come spiegano il caropizzata i pizzaioli meneghini?
Il prezzo degli ingredienti è salito e così i costi di gestione, l’affitto, la luce, il personale… questo è il ritornello ricorrente.
Altre spiegazioni:
Io non mi sogno di ridurre la qualità degli ingredienti per stare dietro a una crisi che incoraggia a utilizzare in continuazione la leva del prezzo (BioPizza).
I miei clienti pagano di buon grado perché uso mozzarella di Caserta e non surrogati, olio di oliva del Lago di Garda che non è pesante, e pomodoro pelato asciutto e non bagnato, anche se costa un po’ di più (Rita e Antonio).
Da me i lampadari sono nidi d’uccello, estrosi, le colonne in mezzo sottolineano la privacy di ogni tavolo. Ma risparmio con le tovaglie di carta. La pizza costa 5,5 euro e il coperto è gratis (Pizzeria Naturale).
Insomma, sembra che una posizione vada presa: siete tra quelli per cui la pizzata costa comunque troppo? (A proposito, quanto costa da voi?) E c’è una giustificazione valida per il caropizzata di Milano?
[Crediti | Link: Corriere Milano, immagine: Carmelita Cianci]