Dopo attenta disamina del sito web di Villa Santa Chiara, che annovera tra i suoi clienti il Nostro Silvio (Papi), ho capito dove sono finiti i rifiuti di Napoli: tutti lì, nel Menù del Ristorante! Vecchie conoscenze del palato si rifanno vive per la delizia di Sua Maestà: wurstel, rustici, chele di granchio e olive ascolane rigorosamente surgelate, c’è tutto il bendidio che terrorizza noi gastrofighetti. Completano la lista piatti che elenco con voce rotta dall’emozione (tenetevi forte): la Cascata di Prosciutto, il cocktail di Scampi perfino l’Arista al forno con le patate. Oh, guarda, c’è anche la lista delle bevande: Acqua, vino e CocaCola per i palati più fini che amano le bollicine a tutto pasto. Quasi svengo, pensavo fosse roba sparita dai menù e invece no… essi vivono! I nostri volti sbiancano, lo stomaco si ritorce al ricordo del cannellone ricotta&spinaci mangiato l’ultima volta nel… Già: qual è stata l’ultima volta che avete mangiato uno di questi zombie gastronomici? A tradimento si capisce—matrimoni, pranzi di lavoro, inviti di amici—sennò che gastrofighetti siete?