Se diciamo che mangiare all’ospedale non è proprio uno spasso siamo tutti d’accordo, credo. Per distrarsi, un paziente la cui sola identità conosciuta è Traction Man—L’uomo in trazione—ha escogitato un passatempo curioso in tre mosse. 1) Fotografare il cibo. 2) Caricare le immagini nel suo blog. 3) Chiedere ai lettori di indovinare cosa c’è nel piatto. Nome del gioco: Hospital Food Bingo, il Bingo del cibo da ospedale. Per chi è nello stato mentale del blog non esistono condizioni estreme.
Siccome la sua storia sta facendo il giro del mondo, ora sappiamo che Traction Man, un giornalista inglese, ha totalizzato 22 settimane di ospedale (da lui chiamato “BlogHospital”) prima per un infiammazione al midollo osseo, la osteomielite, poi per successive complicazioni. Per la maggior parte del tempo senza potersi muovere, in trazione, appunto.
Ma a far discutere sono il suo collage fotografico e le sue critiche. Ecco un assaggio.
“Gli antipasti tendono tutti al beige”. “Molte verdure, perché le si possa mangiare, dovrebbero passare in una centrifuga. Sono tutte bagnate”. “Non oso pensare dove sono state saltate le patate che accompagnano il pollo. L’ultima cosa che direi è una padella”. “Le infermiere sono di grande aiuto. Se essere d’aiuto significa tirare il menu attraverso la porta, come fosse un pezzo di carne lanciato tra le fauci di un leone”. “Se mi vengono offerte delle alternative? Sì, posso scegliere 3 alternative altrettanto orrende”.
Il blog di Traction Man solleva seri interrogativi sul livello del cibo negli ospedali, dopo che in Inghilterra di recente, un gruppo di ricercatori ha dichiarato che il cibo delle galere è meglio di quello che si mangia negli ospedali.
Qual è la situazione in Italia? Si deve portare il cibo da casa per mangiare in modo decente? E se non è possibile? Avete esperienze da raccontare?
[Hospital Notes, The Sun, Bbc, immagini: The Sun]