Cosa sia lecito aspettarsi da una pasticceria italiana, oggi, me lo chiedo da Potenza, dove la Tiri Bakery & Caffé fa scuola anche a distanza di due anni dall’apertura.
Non è una domanda semplicissima cui rispondere: la mia impressione è che la direzione generale sia improntata sulla scarsa personalità. La maggior parte delle pasticcerie si divide in due grandi macro-categorie: chi spergiura fedeltà alla tradizione – con conseguente catena di errori endemici ed una sorta di “piattume” generalizzato, con ovvie eccezioni per fortuna – e chi imita in malo modo stili internazionali, proponendo quella che a Napoli chiamiamo la mescafrancesca, cioè una mescolanza senza un filone preciso.
Poco o niente di nuovo in Penisola, insomma. Poi torno in posti come la Tiri Bakery & Caffè e trovo una “boutique del panettone” rinnovata, che differenzia la proposta mantenendo ben salda l’identità primigenia, e mi trovo di fronte a un concetto compiuto con cui fatico a fare paragoni.
Una pasticceria fondata sul panettone
Trovateci un altro Tiri e gli daremo il suo primo posto. Vincenzo Tiri è un habitué delle classifiche a marchio Dissapore; per quanto ci riguarda dovrebbe avere il panettone d’oro alla carriera. Gli ultimi successi risalgono a Natale 2020: ha blindato una doppietta con il panettone (di cui si è detto di tutto, ma se ne sentite la necessità vi rimandiamo alle nostre ultime note di degustazione) ed il suo pandoro extrasoffice, ottenuto con uno speciale blend di lieviti. Pandoro che si compatta e poi si scioglie vorticosamente in un frullio di vaniglia e burro, burro e vaniglia, in loop, inaugurando un nuovo trend.
Non si nasce, né si diventa da un giorno all’altro status symbol del grande lievitato in Italia. Se poi nasci e cresci ad Acerenza – 1800 persone, una chiocciola di costruzioni arrampicata su di un sasso nel bel mezzo dell’Italia interna – non hai proprio la fortuna dalla tua parte. E i lucani hanno il diavolo in corpo, il “demone dell’insoddisfazione” diceva il loro conterraneo Leonardo Sinisgalli. Probabilmente è proprio questa smania interiore a spingere questa gente a fare di più, a tracciare un’identità propria.
La vecchia guardia del panettone probabilmente tutto pensava tranne che un lucano dai tratti dei normanni potesse far diventare Acerenza, letteralmente un posto nel bel mezzo del nulla, la capitale italiana del panettone del XXI secolo.
Ed è proprio da qui che si “inaugura” un filone nuovo della pasticceria italiana: quello dedicato completamente al lievitato, in ogni sua forma, reinventando il blocco di burro, farina, uvetta e canditi in dieci e più variabili: dalla monoporzione al panettone, ai cioccolatini con panettone soffiato, passando per i cornetti all’italiana e ai biscotti lievitati.
Il locale, blu come il panettone
La Tiri Bakery & Caffè è sempre nella sede di Via del Gallitello, zona poco interessante di Potenza ma commercialmente molto ricca, con diversi parchi commerciali. Di sabato, l’intera zona è un fermento e la Bakery risulta piacevolmente affollata nonostante il “mio” presunto orario strategico. Le sedute all’interno sono inferiori rispetto al solito – distanziamento sociale, ça va sans dire – e la possibilità di accomodarsi si amplia con un piccolo dehors sviluppato nell’area antistante.
Il blu è sempre quello, il pantone Tiri riconoscibilissimo a chilometri di distanza. Un colore che contro ogni ragionevole ipotesi è riuscito a identificare il panettone.
Cambia la disposizione al banco, invece: le monoporzioni (sempre a base panettone, usato al posto di biscotto un pan di Spagna) sono di più e più diverse. Più piccole, anche. E il panettone in degustazione ora non è più solo quello tradizionale, permettendoci di provare il mitico “cioccolato bianco e caffè” a 3,5 euro.
Anche la “dispensa”, lo scaffale dei cibi confezionati, da portarsi a casa, si è notevolmente ampliata: linee di biscotti artigianali in barattolo retrò fanno bella mostra di sé, chiamati Biscottiri e Giambellini, in diversi gusti (dalle gocce di cioccolato, interamente al cacao, al peperone crusco lucano), oltre ad una selezione di bauletti vari gusti e brioche Tirisvegli. Da non sottovalutare il pane: le pezzature da mezzo chilo e da un chilo volano via facilmente tra gli avventori.
Dolce, salato
Perché delle pasticcerie italiane si ignori tanto il (buon) caffè, nonché il menu dedicato alla caffetteria in genere, solo le guide gastronomiche lo sanno. Qui il comparto è cresciuto e si è azzardato, co buono risultati, il cappuccino al panettone. Goloso: il panettone viene lasciato in infusione diverse ore nel latte, che poi sarà filtrato. Il risultato è un latte caramellato, vanigliato, una coccola calda da concedersi e che sarà perfetta con il clima invernale lucano. Assaggio (divoro) anche il cornetto all’italiana, fatto con una pasta che – manco a dirlo – ricorda quella del panettone.
D’impatto anche il reparto salato della Tiri Caffè & Bakery: dall’irrinunciabile pane in diverse pezzature (fate una scarpetta con il pane di casa Tiri e poi mi dite) fino alla pizza, venduta sia a tranci che al chilo.
La pizza proposta è una tonda fatta in forno elettrico, perfettamente sviluppata e cotta, con guarnizioni che vanno dalla classica marinara ai fiori di zucca di stagione. Deve essere uno dei pezzi forti (insieme al panettone e al cornetto italiano): la produzione è praticamente continua, intensificata a picco durante l’aperitivo. Crunchy. Buono il dosaggio delle guarnizioni e indovinata la scelta dei condimenti, che permette facilmente l’asporto e il successivo rinvenimento nel forno di casa, dietro opportune indicazioni del personale.
Il gelato al panettone
Poi c’è il gelato al panettone, rimesso a nuovo e riproposto in una golosissima crema, fatta partendo appunto dal lievitato. Un gelato naturale, proposto in circa 8 gusti differenti, con alcuni fissi (crema panettone tradizionale, crema babà, pistacchio, nocciola del Piemonte IGP, caramello salato) ed alcuni a rotazione, come il gusto pandoro.
Il gelato è una crema golosa da gustare in coppetta, con una creazione dedicata ma – se proprio si sente la necessità – ancora col panettone, giusto per fare l’esperienza lieviatata al quadrato. Gusto imperdibile: il gelato al caramello salato (fatto manco a dirlo, col panettone al gusto di caramello salato), che in combo con la brioche può indurre dipendenza. Ci troviamo di fronte ad un gelato ciccione, quasi d’antan, con il babà che sa davvero di pasta alcolica senza finzione e la crema panettone che, be’, è fatta veramente di panettone, ottenendo un risultato incredibilmente liscio e che non affatica il palato.
Provate il Briolato, brioche al gelato: pasta lievitata da panettone (!), “sigillata” a mo’ di dorayaki, calda, ripiena di gelato a scelta. Accoppiata vincente, con il ripieno al gelato caramello salato.
I prezzi, l’opinione
I prezzi sono esposti al banco, sulle apposite targhette di presentazione dei dolci; al tavolo non c’è menu, ma è illustrato con competenza dal personale, che vi darà giuste indicazioni in caso di dubbi. Il reparto caffetteria parte dal prezzo di 1,00 euro per il caffè a salire. Le monoporzioni sono tutte a 5 euro, il cioccolato ripieno di panettone soffiato va al pezzo, i cornetti dall’1,30 euro (vuoto) a salire per quelli farciti, le fette di panettone 3,50 euro. Niente di molto dissimile rispetto ad altre grandi realtà di altre città italiane.
L’esperienza alla Tiri Bakery & Caffè vale decisamente la pena: vale una deviazione rispetto al vostro rotolare verso Sud oppure un viaggetto apposito in caso siate nelle vicinanze. Ci troviamo di fronte ad un concetto compiuto di pasticceria, dove l’elemento cardine – la pasta lievitata – è giustamente valorizzato in ogni sua possibile declinazione, con un’identità chiara e nessuna caduta di stile. Nemmeno nel tanto vituperato comparto caffetteria. La prima pasticceria che promuoviamo col massimo dei voti.
Informazioni
Tiri Bakery&Caffè
Indirizzo: Via del Gallitello 255, Potenza
Numero di telefono: 0971 309591
Sito: www.facebook.com/TiriBakeryAndCaffe
Orari: lunedì-sabato 09.00/21.00 orario continuato – domenica 09.00/14.00
Ambiente: bakery all’italiana
Tipo di cucina: pasticceria italiana di nuova generazione, declinata sulla pasta lievitata (panettone)
Servizio: attento e molto preparato