Scaturchio è Napoli. La pasticceria per antonomasia della città partenopea fa capo a questa insegna aperta a inizio Novecento in via Toledo dai fratelli Scaturchio. Furono loro, dalla Calabria, a portare a Napoli la tradizione della pasta di mandorla e ad aprire, dopo alcuni anni, una fabbrica di cioccolato. Ma sarà dopo la grande guerra che Giovanni, il fratello più giovane, tornerà dal conflitto con una moglie austriaca e una figlia: con la nuova famiglia aprirà la Pasticceria di piazza San Domenico Maggiore che ancora oggi è un punto di riferimento della città.
Qui, ai dolci della tradizione napoletana, si affiancarono Strudel e Sacher, ma anche la Brioche del Danubio nelle versioni sia dolci che salate e si diffuse il successo di questa insegna che oggi conta, oltre alla sede storica, cinque altri locali in città. E se il dolce più celebre di Scaturchio è il Ministeriale (medaglione di cioccolato fondente ripieno di crema liquorosa), è la pasticceria il vero richiamo per turisti e abitanti: la sfogliatella riccia, la frolla, il babà, la savarin e ancora la pastierina, gli choux o la coda d’aragosta, una croccante sfoglia ripiena di panna, crema al cioccolato o crema pasticcera. Infine, tra i rustici, le pizzette (tonde e quadrate) , i crocchè di patate o la mitica frittatina di maccheroni.
Pasticceria Giovanni Scaturchio: Scheda Informativa
Apertura
lunedì | orario continuato dalle 07:00 alle 21:00 | |
martedì | orario continuato dalle 07:00 alle 21:00 | |
mercoledì | orario continuato dalle 07:00 alle 21:00 | |
giovedì | orario continuato dalle 07:00 alle 21:00 | |
venerdì | orario continuato dalle 07:00 alle 23:00 | |
sabato | orario continuato dalle 07:00 alle 23:00 | |
domenica | orario continuato dalle 07:00 alle 21:00 |