A poche ore dall’attesissima apertura del Mercato Centrale ha inaugurato Rivendita n.2 a Torino, proprio in quella piazza della Repubblica (aka Porta Palazzo), che promette di essere oggetto di riqualificazione, a partire dalla gastronomia. Ecco menù, prezzi e piatti di Rivendita n.2.
Se Porta Palazzo diventerà o meno un polo gastronomico lo sapremo solo nei mesi a venire; di certo la rivalutazione dell’area passerà anche da progetti collaterali come questo: un cocktail bar che annuncia, attraverso le parole del suo proprietario, Davide Pinto – l’uomo dietro Affini, in San Salvario, punto di riferimento per la mixology torinese e non – , di voler fare da apripista al “bar all’italiana riletto in chiave moderna”.
Cosa significa? Il piccolo locale, che ha preso gli spazi che furono dello storico Caffè Centrale, ora è una caffetteria di qualità, curata da Andrea Scarpa, tra mono-origine e estrazioni tipiche dello Specialty Coffee, e un cocktail bar con una piccola, ma vigorosa, cucina, che risponde ai nomi dello chef Yari Sità e del bar manager Michele Marzella, entrambi arrivati da Affini.
L’idea pare buona: mixology e cucina prendono gli ingredienti dal mercato di Porta Palazzo e dai Maestri del gusto di Torino, con “miscelati del giorno” improntati sulla materia prima che spicca dalle bancarelle e piatti creativi, perlopiù crudi, o leggermente scottati.
I distillati, o le basi dei cocktail in generem sono locali – fa eccezione il rum di Haiti, Presìdio Slow Food – con risultati divertenti. È il caso dell'”Hiroshi” (11 euro): con il gin Nikka, Sakè Nero – una novità, il primo sakè italiano, ottenuto dal riso penelope del vercellese -, sciroppo di wasabi, lime, olio di oliva taggiasca.
Il menù cocktail, stringato, prosegue con il “Sicilian Sour” (10 euro), con gin Taggiasco, acqua di pomodoro, zucchero al finocchietto home made, gocce di limone e soluzione salina di capperi. Poi “Yari Mary” (11 euro), un twist sul Bloody Mary con vodka al rafano, sakè medioevale (?!) ai funghi porcini, miso e soia, lime e succo di Pomodoro dell’azienda agricola Pisaroni. Infine il Però il Perù (10 euro), con pisco infuso al coriandolo, tintura di aglio nero fermentato, sciroppo di zenzero, bianco d’uovo, tintura di curcuma e ajii amarillo.
I piatti di Rivendita n.2
Considerate che le fasce orarie sono due, quella diurna e quella serale: si fa pranzo e cena, con tapas etnicheggianti, crudi di carne e pesce e alternative vegane ben elucubrate, sorridenti, non messe lì tanto per fare, come la pappa al pomodoro con alga nori, a 4 euro.
Per fare qualche altro esempio, tra i piatti c’è il tataki di vitello (7 euro), le empanadas (6 euro), il sashimi con ponzu e wasabi (6 euro), il wok di quinto quarto agrodolce con verdure (10 euro).
I dolci costano tra i 4 e i 5 euro, a eccezion fatta per la zuppetta fredda di ananas con sedano e mezcal, a 3,5 euro.
Prezzi davvero competitivi, specialmente se si fa il raffronto con il nuovo Mercato Centrale Torino, dove ho già visto un panino alla mortadella (un normalissimo panino alla mortadella) venduto a 8 euro.
Un’area dove la riqualifica è in corso, a partire dal cibo: fate conto che nell’arco di tre giorni, a Porta Palazzo, hanno aperto Rivendita n.2, una sede di Pomme de Terre – ennesimo marchio di patate al forno riempite di cibi gourmet, a là Poormanger – e la nuova roccaforte di Mercato Centrale, per l’appunto, all’interno del Palafuksas.
Una scommessa collettiva, in cui gli imprenditori della ristorazione – torinesi e non – stanno investendo parecchio. Le prospettive possibili non lasciano molto spazio alle mezze misure: o Porta Palazzo diventa una nuova zona nevralgica del turismo gastronomico e della movida torinese, con i visitatori di Mercato Centrale – che chiude a mezzanotte! – pronti a riversarsi su questo o altri cocktail bar, oppure il buco nell’acqua sarà profondo. E lo sgomento, nel vedere Porta Palazzo tornare ad essere un ghetto di etnie, pure.
Indirizzo: Piazza della Repubblica 3, Torino
Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 6,30 alle 15 e dalle 17 all’1. Il lunedì aperto solo fino alle 15 e la domenica solo la sera.