Ascolese – la boutique dei lievitati – è una realtà inaugurata a metà luglio a San Valentino Torio che (qualora confermi la buona volontà e la voglia di sperimentazione) sarà destinata a continuare il nuovo fortunato filone delle bakery all’italiana.
E non dite che non ve l’avevamo detto: allontanandoci dagli shop dei panifici ed allargando i nostri orizzonti, i negozi di soli lievitati saranno il nuovissimo trend da seguire. Se la pizza è stato il motore primigenio di questa ossessione di acqua, lievito e farina, il panettone ne è stato il sequel naturale: definirlo meneghino ormai è riduttivo, visto che maciniamo sold out su sold out con i panettoni tutto l’anno provenienti da ben altre zone d’Italia.
Pizza e panettone hanno portato inevitabilmente alla creazione di accoglienti proposte aperte tutto il giorno, negozi dedicati alle sole creazioni lievitate aperte dalla colazione alla cena, praticamente per ogni esigenza. Dai cornetti, alle sfoglie, passando al pane quotidiano e alle pizze, al panettone al taglio. Un esempio su tutti? La Tiri Bakery & Caffè di Potenza.
Fiorenzo Ascolese
Ma oggi parleremo di Fiorenzo Ascolese, patron di Panificio Ascolese, che ha poco più di trent’anni ed uno dei nostri beniamini della pasta lievitata: presente dal 2016 nelle classifiche annuali dei panettoni targate Dissapore, i suoi grandi lievitati presentano una struttura decisa e solida, vanto dell’intera zona. Siamo nella famosa zona di mezzo tra Napoli e Salerno, ad un tiro di schioppo c’è l’esempio di Alfonso Pepe e, appena al di là di questo lato dei Monti Lattari, c’è il maestro di pasticceria ed imprenditoria Sal De Riso.
La famiglia Ascolese ha studiato bene, nel corso degli anni. Si è partiti con il cuscinone alto ci conquistò e, da allora, è il marchio di fabbrica. Fiorenzo, che non è mica uno sprovveduto, ha colto al volo l’odore del trend ed ha da poco più di un mese inaugurato Ascolese – la boutique dei lievitati nel suo paese natale, a San Valentino Torio, in provincia di Salerno.
Da queste parti – siccome siamo esperti di posti di notevole valore, aperti in piazze che potremmo definire “economicamente poco appetibili” – siamo andati a far visita. Anche più di una volta, a dire il vero, perché la boutique di Fiorenzo si presta bene per una spesa veloce o per una colazione lunga, o una cena.
Il posto, l’offerta gastronomica
Dicevamo: San Valentino Torio non è proprio caput mundi, ma d’altronde non lo erano nemmeno Sant’Egidio del Monte Albino o ancora Acerenza. Tanto di cappello a questi imprenditori che provano a mettere il turbo a delle situazioni socio-economiche difficili.
San Valentino Torio è famoso per essere, appunto, il paese dedicato al Santo degli innamorati (vi giuro che la scrivente ha visto decorazioni ad hoc per il 14 febbraio, cuori giganti al neon per intenderci). Oltre questo, tra i miei ricordi riesco ad annoverare le polpette di pastenaca (cioè, di carote) incredibilmente buone e la famosa-in-zona “Infiorata”, cioè una complessissima manifestazione in cui abili fioristi compongono delle vere e proprie opere d’arte con i fiori.
Non una città, nemmeno un grande paese. Un paesino, insomma.
La boutique dei lievitati Ascolese affaccia su strada, c’è qualche parcheggio a disposizione. Tutto si gioca sui toni del bianco, in un’idea – molto idea – di chabby chic. Locale ampio, che permette di fare sia fila all’interno che all’esterno, personale in abbondanza che dirige bene la clientela verso l’uno o l’altro lato, dolce o salato che si voglia scegliere. C’è una piccola selezione di prodotti da panificazione semi-professionali e di pasticceria, così come una selezione di confetture e di miele della zona.
Le sale interne accolgono una ventina di posti a sedere, che si sommano a quelli esterni: una cinquantina in totale, ben distanziati e con sedute comode.
I dolci, l’esperienza
La boutique di soli lievitati di Ascolese offre esperienze a più livelli, partendo dalla colazione. Il comparto da colazione è vario e goloso, con le teste d’ariete rappresentate dai cornetti: c’è la possibilità di scegliere tra il cornetto sfogliato all’italiana (molto buono), il cornetto ischitano (che sarebbe una variante locale composta da un esterno di sfoglia ed un interno di brioche) ed altre possibilità estemporanee della giornata. Memorabile la graffa di pasta lievitata, ben fritta e senza alcun ritorno di olio, da me preferita liscia e senza farciture. I più golosi potranno scegliere tra la taglia M e quella L, ripiene di cioccolato o crema.
Pezzi forti della colazione, il cornetto sfogliato ai frutti rossi e miele così come quello sfogliato alla crema pasticciera al limone: prendetene uno, apritelo in due e perdetevi nell’infinita puntinatura nera della vaniglia e il pizzicorio del limone.
Il caffè proposto è il classico espresso napoletano, con una miscela creata da una major. È un caffè ben eseguito, leggermente più tostato ma dalla bevuta semplice, non troppo carica.
Il comparto salato è altrettanto interessante e, se proprio vogliamo, è quello che ha la possibilità più ampia di svilupparsi durante il giorno. Si va dai tranci di pizza ai vari gusti, come la classica margherita o una insolita combinazione con le carote, prodotto d’elezione del paese. Virando sulle focacce farcite, la situazione si fa “complessa”: patate al forno e lardo pancettato, scarola con olive, capperi ed alici, mortadella, ricotta e pistacchi interi, con prosciutto e pomodori freschi. Forse la complessità delle farciture sacrifica un po’ il crunch della focaccia, che è soddisfacente al morso soltanto con le farciture “a crudo” (come quella di prosciutto e pomodori), rendendola forse un po’ troppo invernale per il periodo. Ma l’elasticità dell’impasto e la cottura sono quelle giuste, ammirevoli.
L’aperitivo – alcolico o analcolico che sia – è convenzionale, con i cocktail IBA a disposizione, accompagnati dalla proposta finger che cambia di giorno in giorno. Focaccia, polpette, arancini e frittatine.
Essendo una proposta variabile giorno dopo giorno, non c’è un menu fisso da consultare, ma il personale è molto gentile a dare tutte le indicazioni del caso. In linea di massima, la cartellonistica indica prezzi che vanno da 1,30 euro per i cornetti farciti, le graffe (di varie dimensioni e farciture) da 1,00 euro a salire, i tranci di pizza e focaccia a partire da 1,50 euro a salire a seconda della farcitura.
Opinione
Il giovane Fiorenzo Ascolese raccoglie la sfida delle bakery all’italiana con il suo locale ampio, pulito e luminoso dedicato al lievitato, brandizzatissimo, dal bancone di croissant e maritozzi allo scaffale del prodotto confezionato. Dalla pizza ai cocktail, dalla colazione all’aperitivo e finanche alla cena, “Ascolese – la boutique dei lievitati” convince nell’interezza della sua proposta, che denota una certa maturità fin dalla partenza.
PRO
- Locale ampio, pulito e luminoso
- Ampia proposta di prodotti da scaffale da comprare e portare a casa
- Possibilità di comprare prodotti freschi da gastronomia
- L'intera proposta vale decisamente la pena
CONTRO
- L'insegna non è chiaramente visibile dalla strada
- Orari di apertura: la proposta aperitivo è ottima, ma l'attuale chiusura alle ore 21.00 ne sacrifica un po' la fruibilità