Sarà il megastore del caffè che nessuno aveva chiesto a Starbucks.
Portata a casa Teavana Holdings , insegna che vende tè sfuso di qualità in 300 negozi nei centri commerciali degli Stati Uniti, la multinazionale di Seattle sente ancora il bisogno di differenziare.
E decide di capitalizzare sulla passione dei newyorkesi per la sterminate food hall, facendo la prossima gigantesca mossa.
Secondo il New York Post che ha spifferato la notizia, la catena di Howard Schultz sta eseguendo sopralluoghi soprattutto sulla Fifth Avenue, come a Chelsea e nel Meatpacking District, con l’intenzione di aprire un enorme coffee center, definito dal quotidiano cittadino con un’espressione che stuzzica la nostra italianità “Eataly style“.
Lo spazio che si sta cercando è di almeno 3.000 metri quadrati, una specie di oasi del caffè fatta non soltanto di caffè, come ogni Starbucks che si rispetti. E’ facile immaginare un vero satellite sociale, dove ruoteranno i più svariati tipi di attività.
Il modello più probabile è lo Starbucks Reserve Roastery and Tasting Room già aperto a Seattle: uno spazio dove si può seguire il viaggio del caffè, dal chicco alla miscela, seguiti da un team di appositi esperti.
Un tipo di negozio amato dalla clientela, secondo i maligni fin troppo “ispirato” alle caffetterie di Blue Bottle Coffee, altra catena di caffetterie e torrefazioni di caffè artigianale che, stando ai dati del 2015, ha un fatturato di 70 milioni di dollari e continua a crescere.
Dopo 14.396 punti vendita disseminati per il mondo e la media di due aperture al giorno (a partite dal 1976), Starbucks si prepara a cambiare, in attesa dell’apertura in Italia, molto strombazzata ma non ancora avvenuta.
[Crediti | link: New York Post, Dissapore, Starbucks, Blue Bottle Coffee, Fortune.com]