New York è il tempio del cibo, di ogni tipo di sostanza edibile che si possa immaginare. Il luogo che raccoglie al suo interno centinaia di ristoranti specializzati in ogni tipo di cucina, dal ristorante stellato alla modesta trattoria.
Altrettanto imponente è la presenza di birrerie, hamburgherie, piccoli locali senza pretese e carretti di cibo da strada. Tutto c’è, a New York.
Ma allora, in tutta questa abbondanza di locali dedicati al cibo in ogni sua forma, perché fare la fila per essere i primi a entrare in un ordinario locale di periferia? Perché cioè tutti vogliono andare al Cheesecake factory, come raccontato dal magazine Eater?
Il nuovo locale, appartenente ad una catena che comprende ben 200 ristoranti in tutto il mondo, ha infatti aperto da poco la sua prima sede a New York, all’interno di un centro commerciale del Queens, e da subito si sono formate code chilomatriche davanti all’insegna del locale.
Il motivo è presto detto, e va sicuramente oltre il piacere di gironzolare per gli oltre 700 metri quadri di cui il locale si compone o di ammirare i pilastri in simil-stile toscano.
Il motivo è che il menu proposto è letteralmente monumentale, e comprende una tale varietà di cibi da dover esser rilegato con una corposa spirale.
Questo è il motivo che fa aspettare i clienti anche per tre ore prima di sedersi a un tavolo.
Nel menù del Cheesecake factory si trova infatti tutto quanto si possa immaginare o desiderare in fatto di cibo. Una pizza margherita? Eccola! Dei tacos di pesce? Involtini di tonno? Dozzine di hamburgers differenti?
Non averte che da cercare, e se scorrere l’infinito menu può causare mal di testa agli indecisi, rappresenterà invece un’ottima possibilità di scelta per le famiglie o le grandi comitive.
Ma è solo la monumentale varietà di cibi proposti che rende il nuovo locale così attraente: le porzioni sono letteralmente mostruose. Ad esempio, una porzione di pollo al Madera è così generosa da sfamare due persone o riempire una confezione da asporto per soli 16,95 dollari, mentre un enorme vassoio ricolmo di nachos costa appena sei dollari.
Infatti, il prezzo è il terzo fattore che ha determinato il successo di CheeseCake factory, oltre alla varietà e alla quantità.
Mentre in tutta New York i prezzi dei cibi hanno prezzi letteralmente proibitivi, anche a causa del caro-affitti che nella Grande Mela raggiunge vette astronomiche, come già segnalato da Dissapore, i prezzi di CheeseCake Factory si mantengono entro standard più che accettabili, e sono oltretutto gli stessi in ognuno dei 200 ristoranti della catena sparsi per tutto il mondo.
E la qualità del cibo non è affatto da trascurare: a differenza delle trappole per turisti quali Applebee’s o Olive Garden, quasi tutte le 200 portate comprese nel menù sono fresche, cucinate in loco –con l’eccezione dei dolci, acquistati da laboratori esterni– e sono anche molto gradevoli al palato.
Il critico Steve Cuozzo, del NY Post, ha scritto che “molti piatti non sono molto meglio di quanto ci si possa aspettare, ma sono soprattutto semplicemente buoni”.
E anche i dolci, per quanto non prodotti in loco ma acquistati da pasticcerie e panetterie esterne, non sono da meno delle altre portate: pochi possono resistere al fascino di tre dozzine di differenti tipi di cheesecake, che arrivano scenograficamente portati al tavolo guarniti con torri di panna montata. Nonostante il menù avverta a chiare lettere che molte di queste delizie possono contare più di 1500 calorie.
E anche i vip non disdegnano la popolare catena. Sino alla alla nuova apertura nel Queens, l’unico Cheesecake factory si trovava vicino a Long Island ed era amato anche dai vip, tanto che il rapper canadese Drake vi aveva persino girato un video.
Insomma, un locale amato da tutti, a dimostrazione che quando il cibo è semplicemente buono, ben fatto e abbondante, non ci sono affitti astronomici che tengano.
[Crediti | Link e Foto: Eater]