A Napoli ci piace mangiare e scherzare. Anche con la morte. Per la ricorrenza del 2 novembre i partenopei, da bravi buongustai un po’ pagani un po’ cattolici, hanno inventato il loro torrone. Il torrone dei morti, ovviamente.
Non è il classico torrone che ritroviamo anche in altre tradizioni italiche, né il classico coperto di estrazione sannita. Un guscio di cioccolato e farcitura “a muri“, a morire: è esplosione di gusto, ingredienti, calorie. Dimenticavo: non è un torrone basso, proprio no. Anzi, ha la forma di una bara da morto.
Sì, avete capito bene. Un torrone che ha la forma da bara da morto.
Nell’era dei dolci-tipici-tutto-l’anno, il torrone dei morti resiste: lo troviamo praticamente in ogni angolo di Napoli soltanto negli ultimi dieci giorni di ottobre e la prima settimana di novembre, stop.
Il prezzo?
Dai 22 euro ai 33 euro al chilo, uno street food da almeno due euro all’etto.
Il Nucleo Dissapore Napoli ha assaggiato per voi cinque tra i migliori torroni napoletani, presi tra pasticcerie e cioccolaterie. Tirate fuori i vostri assi nella manica, su.
√ Pasticceria Salvatore Capparelli
Il torrone di una tra le pasticcerie più in voga dei Tribunali si presenta con un guscio molto sottile di cioccolato non dolce, una farcitura generosa che spazia dai classici ai particolari. Abbiamo testato il croccantino: scioglievolezza buona, croccantino non invadente.
√ Leopoldo
Leopoldo ne sa una più del diavolo. Dove aver scomposto la pastiera, con i torroni va sul tradizionale ma non troppo. Guscio sottile di un cioccolato di qualità, siamo nelle farciture di fascia alta. Testato il gusto nocciola con nocciole: okay, siamo direttamente a Giffoni.
√ Cioccolateria Mario Gallucci
Siamo in un posto antico, dal 1890 rifornisce di cioccolato e prodotti derivati Napoli e dintorni. Quattro file di torrone, dai gusti semplici fino ad un perverso Riso Ciock. Proviamo l’insolito gusto orzo. Fa crunch crunch sotto i denti, ma sostanzialmente ci lascia insoddisfatti.
√ Dolce Idea, Gennaro Bottone
Nome evocativo, il Maestro Gennaro Bottone tra un nudo di cioccolato e un sigaro di pregiato cacao, non si fa mancare il piccolo assortimento del suo torrone. Forma leggermente squadata e più “tombale”, abbiamo scelto il Cabosside, cioccolato e cacao con fave di cacao. Livello superiore, ma a tratti stucchevole.
√ Cioccolateria artigianale Gay Odin
La Napoli bene del cioccolato presenta un’accurata selezione di torroni tradizionali, tra cui un gusto Figaro (doppio strato di gianduja, cappuccino, cacao con granella di pistacchi scelti) che è un’ esplosione di gusto. Ci vorrebbe un percorso degustativo: le lamelle di cioccolato, lavorato da fave di cacao, si sciolgono sulla lingua e sul palato, invasive e perduranti.
[Crediti | Link: Campania che vai, Dissapore]