“Se un albero cade in una foresta senza che intorno ci sia nessuno, fa comunque rumore?” dice un classico dilemma filosofico.
Ne esiste anche una versione contemporanea, cioè: “Se un locale apre a Milano e nessuno lo instagramma, ha aperto comunque?”.
Sempre più spesso capita di imbattersi in locali a Milano in cui chiaramente l’hashtag è nato in contemporanea alla posa della prima pietra. Cosa pensiamo di questa tendenza, è il trionfo della creatività umana oppure una forzatura?
Senza volere entrare troppo nel tecnico, questa è la nostra posizione in estrema sintesi: ¯\_(ツ)_/¯
Prendiamo il Bar Meraviglia, aperto pochi giorni fa da Bibite Sanpellegrino al 2 di via Vincenzo Capelli, la passerella che collega Corso Como e Piazza Gae Aulenti.
Per i non milanesi, là dove sorge la Torre Unicredit, che ha ormai soppiantato la madùnina come simbolo internazionale della città (“il derby della Torre Unicredit” non è ancora entrato nell’uso comune, ma è solo questione di tempo).
L’idea, in poche parole: le bibite gourmet, anche grazie alla popolarità recente dei miscelati (della mixology, pardon) stanno vivendo un momento di grazia, e dal 2015 Sanpellegrino ha modificato in parte le sue ricette, fa formati più piccoli e punta sulle bottiglie in vetro per collocarsi in questo segmento di mercato.
Così – e inoltre per sottolineare il legame con gli agrumi delle bibite – hanno creato un locale ispirato al Mediterraneo.
Per metà circa, il Bar Meraviglia è occupato da un’orangerie, che strizza l’occhio alle serre dove un tempo venivano collocati gli alberi di agrumi nei mesi invernali per proteggerli dal freddo.
Qui si sta seduti su comode poltrone, avvolti dalle fronde degli alberi, mentre sulla parete alle spalle si trova un piccolo orto verticale (a Milano di questi tempi va così, il verde lo preferiscono disposto per traverso) di erbe aromatiche, le stesse impiegate nella cucina.
Sul lato opposto della sala c’è una “citruspedia” (sic), che per il visitatore forzatamente urbanizzato costituisce una sorta di “Bibbia dei poveri” che lo istruisce sulla infinita varietà degli agrumi esistenti.
La drink list firmata dal barman Andrea Paci propone le Bibite Sanpellegrino in versione per adulti, abbinate ad altri ingredienti, alcolici e non.
Quindi la Limonata viene servita in un tumbler basso, accompagnata da fiocchi di sale di Trapani, verbena, salvia e basilico.
La Cedrata è miscelata a vino bianco agricolo e zenzero fresco.
Il Chinò è servito in un calice da Barolo aromatizzato con una spruzzata di essenza d’arancia.