Non c’è olio di palma che tenga. Quando si parla di pane e Nutella, schiere di palati vogliosi iniziano a salivare, e migliaia di mani bramose non resistono alla tentazione di cliccare sulle due paroline magiche: “mi piace”.
E come fa a non piacere, ancorché serializzata “dall’odiata multinazionale“, la replica della merenda con cui molti di noi sono cresciuti, quando ancora non era sinonimo di biechi grassi saturi e foreste sventrate nel cuore dell’Amazzonia per far posto alle infingarde palme?
Se poi la morbida e peccaminosa crema è inserita in un panino caldo, sostenuto oltretutto dalla massiccia propaganda McDonald’s, il successo è assicurato, con buona pace dei detrattori –a torto o a ragione– sia di uno che dell’altra.
Di fronte a pane e Nutella, infatti, livore e astio nei confronti di allevamenti intensivi e multinazionali mondiali, così come lo spettro di arterie occluse da vagonate di perfidi grassi saturi, sembrano svanire all’istante.
E infatti, la semplice notizia che in tutti i McCafè italiani sarebbe arrivato “Sweety”, un nuovo, caldo burger ripieno di Nutella, ha scatenato una valanga di piacere per ora virtuale: 75mila “mi piace” in pochissimo tempo, quasi centomila condivisioni su Facebook, migliaia di commenti entusiastici.
Al diavolo i gommosi e stucchevoli muffin, al diavolo tutte le brioche anonime con un’ombra di discutibile crema pasticciera, al diavolo simil-croissant soffici quanto i lingotti.
Al diavolo perfino il “Trump Burger” annunciato da Burger King in Russia per onorare il nuovo presidente americano: la Nutella spiazza tutti, anche sotto forma di nut-burger.
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Un video pubblicato da Filippo Crucitti (@filippo_crucitti) in data:
E se questa è stata la reazione in Italia, il mondo ha parlato del sogno (o incubo) a occhi aperti che si preannuncia Sweety come un sol uomo.
In inglese, francese, portoghese, tedesco.
Eater, The Verge, Business Insider, Thrillist e chissà quali altri dei nostri siti preferiti.
Secondo le indiscrezioni, il nuovo arrivato in casa McDonald’s sarà del tutto simile al classici burger, e verrà riscaldato sulla griglia già farcito, in modo da regalare alla crema Ferrero una dose ulteriore di voluttuosità, e conquistare così anche i palati più reticenti.
Che non potranno resistere dall’addentare il panino, salvo poi pentirsene amaramente e scontare il loro peccato veniale consumando merende a base di sedano crudo e carote grattugiate, tutti naturalmente a km zero e provenienti da agricoltura biologica.
Mentre voi, biechi deforestatori seriali e maniaci di junk food a oltranza, continuerete a deliziarvi godendo il vostro pane e Nutella, ancorché serializzato “dall’odiata multinazionale”.
Perché per mangiare pane e Nutella andrete da McDonald’s, vero?